Non pagare le tasse, un sogno per molti ma in alcuni casi davvero è previsto ed è tutto perfettamente legale
Esiste la possibilità che le tasse si possono non pagare? Sì, anche se rispondere a questa domanda non è facile senza valutare diversi fattori. Innanzitutto chi è il soggetto e di quale tassa (o imposta) stiamo parlando.
Infatti bisogna comunque porre la differenza tra tassa e imposta. Per essere sintetici, la prima non la pagano tutti, la seconda sì. Se un cittadino si iscrive all’università paga la relativa tassa, cosa che ovviamente non è tenuto a fare chi non studente presso un ateneo.
L’Irpef è l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche e la pagano tutti i cittadini che con il loro lavoro sono in grado di contribuire alla spesa pubblica, non dipende da una decisione persona come l’iscrizione a un corso di laurea.
A ciò che abbiamo appena detto si potrebbe contestare che anche la Tari, Tassa sui Rifiuti, la pagano tutti. Per dare un’ulteriore specificazione, possiamo dire che la tassa si paga per un servizio (raccolta spazzatura, occupazione suolo pubblico, ecc…), l’imposta è determinata dal reddito “in ragione della loro capacità contributiva”, dice l’articolo 53 della Costituzione Italiana.
Tasse, imposte ed esenzioni
Per decidere chi paga e cosa bisogna considerare le norme che regolano le esenzioni. Per fare un esempio, la tassa scolastica. Parliamo del contributo obbligatorio per gli ultimi due anni di superiori pari a 63,51. è prevista l’esenzione per chi ha un Isee inferiore ai 20mila euro.
LEGGI ANCHE: Andare in Pensione e non pagare più tasse: così puoi ottenere l’Esenzione Fiscale
Non pagano neanche i cittadini con disabilità e ciò si intreccia anche ai ticket sanitari dove vige l’esenzione totale o parziale, in base ai casi del paziente.
Per chiarire meglio la questione, se la tassa per l’occupazione del suolo pubblico è uguale per tutti, le imposte non lo sono perché – come già detto – sono legate al patrimonio.
LEGGI ANCHE: Pensioni INPS più alte a marzo: quali aumentano di più
L’Irpef si paga in base al proprio reddito. Chi arriva a 15mila euro l’anno ha una tassazione del 23%, fino al 28mila al 25%. Il principio costituzionale (in base alla propria “forza” economica) si applica chiaramente in questo caso.
