L’Agenzia delle Entrate sta per mandarti una lettera. Perché ti conviene leggerla

Si fa sempre più fitta la corrispondenza tra Agenzia per le Entrate ed i contribuenti, dopo quella di dicembre è in arrivo una nuova lettera. Ecco il motivo

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Lettera Agenzie Entrate (Foto Adobe-Stock bonificobancario.it)

Nella tarda primavera del 2022 in Italia è stato varato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’ormai famoso PNRR. Quel Piano, frutto del lavoro del Governo guidato da Mario Draghi prevede l’erogazione all’Italia di un prestito, ad investimento, da parte dell’Unione Europea di oltre 220 miliardi di euro.

Ma per essere concesso l’intero ammontare del prestito è necessario che vengono rispettate una serie di scadenze e paletti. In gergo le mailstone, pietre miliari, che fungono da base dell’intera impalcatura.

Tra i paletti principali da rispettare per l’arrivo dei fondi c’è quello relativo alla questione evasione fiscale, una questione che mina alla base il funzionamento dello Stato e del circuito economico.

Agenzia per le Entrate, ecco la lettera da non perdere

Alcuni dati per comprendere al meglio il fenomeno. L’Italia ha una evasione fiscale complessiva di 1100 miliardi di euro. La somma di 31 anni di Leggi di Bilancio, basandosi per il calcolo sul valore della Manovra finanziaria per il 2023.

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Di questi 1100 miliardi di euro parte sono stipati all’interno del bilancio dell’Agenzia per le Entrate che dall’atto della sua nascita ad oggi, in luogo di Equitalia, ha sommato una serie impressionante di cartelle esattoriali.

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Cartelle esattoriali che hanno almeno tre tipi diversi di generazione. Gli evasori puri, gli evasori di necessità e i milioni di multe, tributi e balzelli che tante famiglie fanno fatica a saldare.

C’è però un’altra parte di evasione fiscale e di cartelle esattoriale, quelle generate da errori di calcolo e da errori tributari. Una parte sulla quale l’Agenzia per le Entrate ha messo in atto, in ossequio al dettato del PNRR, ad una procedura che sta portando frutti veri.

La procedura prevede l’invio di una lettera di stimolo al ravvedimento e al versamento spontaneo di quanto dovuto. Ovviamente dopo aver incrociato i dati fiscali e aver verificato l’ammanco.

A dicembre 2022 si è chiuso il primo ciclo di ravvedimento che ha portato nelle case dell’Erario 3 miliardi di euro. L’obiettivo era 2.5. Ora partirà la secondo azione con l’invio di 2.6 milioni di lettere. L’asticella si alza ma centrare l’obiettivo sembra possibile. Per cui se ricevete una lettera dall’Agenzia apritele e leggetela. Forse conviene

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