Conto in banca bloccato: che fare per tutelarsi

Si potrebbe verificare una situazione di certo sgradevole. Vediamo, però, come procedere in questo frangente.

conto in banca bloccato
Carta di credito (Pixabay) – Bonificobancario.it

Sicuramente, in questi tempi, avere un conto corrente può essere utile per molti cittadini, anche perché, prima di tutto, è un modo per gestire le proprie finanze.

Fatto sta che, per qualche ragione, potrebbe verificarsi una situazione piuttosto sgradevole, come, per l’appunto, quando il conto viene bloccato.

Insomma, in particolare, ci stiamo riferendo al cosiddetto pignoramento che, a seconda dei casi, potrebbe essere effettuato dall’autorità giudiziaria.

Ma, per quale motivo, in genere, si procede a una, per così dire, punizione simile? Anzitutto, la prima risposta che si potrebbe dare è certamente è il fine di recuperare un credito.

E, per di più, questa procedura, solitamente, viene fatta quando il debitore, per esempio, non dispone di un immobile.

Il blocco del conto corrente, quindi, inizia con una notizia inviata a un istituto di credito o a qualche altro ente con cui si ha a che fare, per dirne una, Poste Italiane.

Beh, quando si arriva a questa situazione, diciamo che le ragioni ci potrebbe essere, e anche, per giunta, decisamente valide.

Gli altri dettagli

In questo caso, il creditore potrà notificare al debitore vari elementi, tra cui il titolo esecutivo, l’atto di precetto e l’atto di pignoramento.

Comunque sia, ci si potrebbe anche chiedere se c’è effettivamente un modo per tutelarsi in questo frangente. A dire la verità, evitare il pignoramento non è possibile.

In altre parole, se vi trovate in tale condizione, significa che siete in torto. Ma, stando ad alcune fonti, pare che si possa almeno tamponare in danni in alcune modalità.

In primis, tenere un saldo a zero, cioè, spostare il denaro su di altri conti correnti di persone di fiducia, magare, il marito o la moglie. Anche se, persino in questo caso, è meglio che ci sia una scrittura privata.

Un altro modo piuttosto conosciuto è quello di coinstestare il conto, cosicché la quota pari al 50 per cento dell’altro intestatario non può essere soggetta ad alcun blocco.

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O, perché no?, altre fonti ci fanno sapere che un’altra azione utile potrebbe essere quella di aprire un altro conto presso una banca diversa dalla prima.

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