Figli a carico: quali sono le detrazioni previste nel 2023

Quando ci sono figli a carico una famiglia può usufruire di detrazioni fiscali, specificamente per quanto riguarda i contributi Irpef da versare.

Detrazione fiscale Irpef figli a carico
(StartupStockPhotos – Pixabay; bonificobancario.it)

In base alla composizione di un nucleo familiare, in Italia, sono previste alcune detrazioni fiscali. In questo articolo si farà riferimento nello specifico a quelle agevolazioni fiscali destinate alle famiglie con figli a carico. Un individuo si considera fiscalmente a carico di un familiare quando dispone di un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51€, al lordo degli oneri deducibili.

A partire dal primo gennaio 2019 tale limite di reddito è stato aumentato a 4mila euro, ma solo per i figli che non abbiano compiuto 24 anni di età. Inoltre va specificato che gli importi delle detrazioni fiscali diminuiscono proporzionalmente all’aumentare del reddito. E nel caso di redditi superiori a 95mila euro lordi si azzerano completamente.

Detrazioni fiscali per figli a carico: il prospetto

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono disponibili chiarimenti riguardo alle cifre delle detrazioni fiscali a cui si ha diritto. In presenza di un figlio di età inferiore ai 3 anni la detrazione ammonta a 1.220 euro, per i figli di età superiore l’agevolazione si riduce a 950 euro. Bisogna poi prestare attenzione a eventuali disabilità dei figli a carico: coloro che fossero in possesso di certificazione 104 otterrebbero una detrazione di ulteriori 400 euro.

Nel caso di nuclei familiari numerosi, con più di 3 figli, la detrazione aumenta di 200 euro a figlio, a partire dal primo. Anche l’importo di 95mila euro di reddito riportato sopra subisce una modifica: esso aumenta di 15mila euro per ogni figlio successivo al primo.

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Le detrazioni fiscali spettano in misura del 50% a ogni genitore. Nel caso di accordo tra le parti, invece, esse potranno essere attribuite al genitore con il reddito più alto. Lo scopo è quello di non perdere parte dei benefici nel caso di incapienza da parte di uno dei due. Quando l’importo complessivo delle detrazioni è maggiore dell’imposta lorda, infatti, si parla di incapienza.

E dal momento che l’importo eccedente non può essere chiesto a rimborso o a compensazione di altri tributi, né è possibile riportarlo nella successiva dichiarazione dei redditi, per non perdere parte delle detrazioni si può scegliere di attribuirle nella misura del 100% a chi ha un reddito sufficientemente alto.

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