Altro che SuperBonus 110% | Le maggiori truffe sulla casa

Dai bonus statali dedicati all’edilizia sono derivate frodi e sequestri di beni nell’ordine di miliardi di euro, come nel caso del Superbonus 110%.

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(Adobe – bonificobancario.it)

I bonus edilizi che lo Stato ha concesso ai cittadini hanno avuto lo scopo principale di incentivare all’adeguamento energetico degli immobili. Uno di questi è sicuramente il Superbonus 110%, che la nuova Legge di Bilancio 2023 varata dal governo Meloni ha trasformato in Superbonus 90%.

Oltre a pesare enormemente sulle casse dello Stato, bonus quali l’Ecobonus, il Sismabonus, il bonus facciate e via dicendo hanno provocato anche un cospicuo danno collaterale dovuto all’alto numero di truffe messe in atto ai danno dello Stato. Secondo le indicazioni fornite dal comandante generale della guardia di finanza Giuseppe Zafarana alla commissione Finanze della Camera, in due anni sono stati sequestrati beni per 3,7 miliardi di euro, relativamente ai bonus edilizi.

Superbonus 110% e bonus edilizi: le truffe ai danni dello Stato ammontano a cifre esorbitanti

Il comandante ha poi affermato: “premesso che sono situazioni in continuo divenire, le frodi maggiori hanno riguardato il bonus facciata e l’ecobonus. Mentre la parte relativa alle due tipologie di superbonus si aggira intorno al 4-5%“. Molte di queste frodi, inoltre, sarebbero ascrivibili al periodo precedente all’entrata in vigore del decreto antifrodi, risalente al 2021.

Secondo i dati raccolti dalla guardia di finanza le tipologie di illecito sono numerose: si va dalle fatture gonfiate, alle facciate mai rifatte, alle cessioni a catena dei crediti attraverso prestanome o imprese compiacenti.

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Ad oggi i bonus edilizi sono stati ridimensionati con l’ultima Legge di Bilancio e molte pratiche avviate nel corso del 2022 sono state messe in pausa. Inoltre, sempre relativamente al Superbonus 110%, l’esecutivo non ha approvato alcuna proroga oltre il termine ultimo del 31 marzo 2023. Scadenza entro la quale la documentazione relativa ai lavori svolti nel 2021 e 2022 dovrà essere fornita all’Agenzia delle Entrate.

Inoltre sarà necessario fornire prova dell’asseverazione dei lavori svolti per almeno il 30% entro fine settembre 2022. Coloro che vorranno avere accesso al Superbonus nel 2023 potranno beneficiare di un contributo statale ridotto dal 110% al 90%.

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