Naspi, novità per aprile: cosa devono aspettarsi i disoccupati

Naspi, ad aprile cambierà qualcosa per quanto riguarda il sostegno atteso da milioni di italiani che sono rimasti senza lavoro

Naspi aprile
Screenshot Inps – Bonificobancario.it

Per i disoccupati l’assegno è fondamentale per vive e far quadrare i conti a fine mese. Per quando sarà erogato il prossimo ci sono delle novità e non mancano le preoccupazioni. Le principali sono in seno all’Istituto che non esclude di potere subire attacchi hacker come già avvenuto in passato e che nelle ultime settimane hanno riguardato grosse aziende italiane.

Salvo brutte e impreviste sorprese, non ci saranno problemi per il mese di aprile ma qualcosa comunque cambierà. A marzo l’accredito è arrivato con regolarità il giorno 15. Per ragioni organizzative, il mese che comincerà tra qualche giorno porterà delle novità.

Naspi, cosa cambia ad aprile

Aprile porta anche le festività. Pasqua quest’anno è il 9 ed è festivo anche il giorno successivo, lunedì dell’Angelo. Il pagamento dunque potrebbe essere anticipato ma anche posticipato. Nel primo caso gli accrediti partiranno il giorno 3, altrimenti la settimana successiva alla Pasqua.

Ricordiamo che non esiste una data universale nella quale tutti i beneficiari ricevono il pagamento. Dipende da quando la domanda è stata inoltrata. Infatti l’Istituto di previdenza entro i primi 10 giorni di ogni mese dà la possibilità di verificare la data esatta del pagamento. Per controllare è necessario accedere al proprio fascicolo previdenziale sul sito dell’Inps. In alternativa ci si può rivolgere ai Caf.

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è diversa anche negli importi. Viene corrisposta per un numero di settimane pari alla metà di quelle contributive dei precedenti quattro anni. Per legge devono essere almeno tredici. Dunque è chiaro che la cifra ricevuta ogni mese varia per ogni lavoratore che ne ha diritto.

Ricordiamo che è un sostegno (che secondo molti andrebbe rafforzato, allungano nel tempo e nella sostanza economica) per chi ha perso il lavoro involontariamente. Classico esempio, i dipendenti che hanno terminato il rapporto di lavoro causa scadenza del contratto ma che hanno maturato i requisiti per poter presentare la domanda.

Chi decide di licenziarsi prima della scadenza, non ha diritto a ricevere il sostegno. Purtroppo non è previsto neanche per i tantissimi liberi professionisti che fatturano poco e che il più delle volte, viste le condizioni economiche, decidono di chiudere l’attività.

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