Tasse: cosa succede se non ho i soldi per pagarle?

Le tasse le dobbiamo pagare tutti, lavoratori dipendenti e non, ma sfortunatamente, non sempre si hanno i soldi necessari. Come fare in questo caso?

Il periodo della dichiarazione dei redditi e relativo pagamento delle tasse è frustrante e difficoltoso per la maggior parte di noi, ma è purtroppo un tributo che per legge dobbiamo eseguire tutti. Ci sono situazioni, tuttavia, in cui non si hanno i soldi necessari per saldare, e ciò provoca disagio e grande preoccupazione. La buona notizia è che ci sono alcune soluzioni per riuscire a superare questa difficoltà.

uomo tasse
Uomo che controlla l’importo delle tasse (Foto da Canva) – BonificoBancario.it

Si tratta di soluzioni sia per lavoratori dipendenti che per quelli autonomi, di solito questi ultimi i più in difficoltà con il pagamento delle tasse. I primi, infatti, le hanno già detratte in busta paga, e per evitare di ritrovarsi con ulteriori spese da pagare con il 730, devono considerare bene le varie spese detraibili (e non sono poche), come quelle per le spese mediche, veterinarie e tante altre, che possono abbassare notevolmente l’importo dovuto.

Non hai soldi per pagare le tasse? Puoi fare così

Il discorso cambia se si è lavoratori a Partita Iva: in questo caso, ci sono scadenze da rispettare e che spesso pesano moltissimo sull’economia familiare. L’Agenzia delle Entrate, tuttavia, fa distinzione tra un pagamento effettuato in ritardo, e un pagamento che non viene effettuato del tutto. Nel primo caso, si può richiedere una rateizzazione, per poter così pagare gli interessi solo sulle rate e non sull’intero importo o usufruire della rottamazione delle cartelle in modo da estinguere tutti i debiti esistenti con l’Agenzia.

donna preoccupata
Una donna con un portafogli vuoto (Foto da Canva) – BonificoBancario.it

Ma cosa succede se non si hanno nemmeno i soldi necessari per pagare le tasse rateizzate? In questo caso può scattare il pignoramento dell’immobile o dell’auto. Nel primo caso, tuttavia, ciò non può avvenire se si tratta dell’unica casa del debitore, ed è utilizzata anche come sua residenza anagrafica.

La casa può essere pignorata solo nel caso i debiti superino i 120.000 euro, ecco perché è buona norma prevenire una situazione tanto complicata, cercando un accordo di rateizzo prima che sia troppo tardi.

Impostazioni privacy