Crisi dei mutui, il drammatico caso di Barbara e Antonio

L’inflazione e l’aumento del tasso di interesse mette in grave crisi i sottoscrittori di mutui in versione variabile. Un caso di scuola

L’Associazione Banche Italiane si fa sentire, in un momento molto delicato, con un memorandum vicino alle famiglie Italiane. Le uniche a non aver recepito la notizia però, sembrano proprio essere le banche stesse. I sottoscrittori di contratti di mutuo a tasso variabile si sfogano online. “Ci considerano da morti di fame” e ancora “come fossimo malviventi”. Queste le frasi che scrivono Barbara e Antonio una coppia finita nel gorgo dell’aumento della rata del mutuo.

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Crisi dei Mutui: grafica (Foto Twitter – bonificobancario.it)

Si sa che l’aumento del prezzo del denaro sta danneggiando tutti, chi in maniera meno evidente e chi in maniera estremamente diretta. Partendo dal “banale” aumento del carrello della spesa fino ad appunto, questa particolare categoria di mutuatari. Uomini e donne che, in tempi migliori, hanno preso una decisione, su consiglio della loro banca di appartenenza, di sottoscrivere un mutuo a tasso variabile perché, a detta delle banche stesse “i tassi d’interesse sarebbero rimasti stabili per molto tempo”.

Crisi dei mutui: il caso di Barbara e Antonio

E così pensandoci, probabilmente sarebbe stato, se in un bel pomeriggio di ormai più di tre anni fa, il mondo come andata conosciamo, non fosse irrimediabilmente cambiato. La pandemia globale di Covid 19, seguita poi da una guerra all’interno del continente europeo, hanno dato una grande botta all’economia mondiale. La crisi che ne risulta oggi era attesa da mesi ed ora ne stiamo pagando i conti.

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Crisi dei Mutui: calcolatrice (Foto Twitter – bonificobancario.it)

Mutui stipulati e pagati per anni con rate di 600 o 700 euro mensili, che oggi sono arrivati ad essere raddoppiati. Onesti cittadini, costretti a valutare l’opzione di diventare clienti morosi, solo per dare la possibilità ai figli di mangiare. Consumatori e clienti italiani messi in ginocchio da circostanze fuori dalla loro portata. Case pagate per più di un decennio e per più della metà del mutuo, che oggi rischiano di farli addirittura allontanare dell’immobile stesso.

L’ABI consigliava di rivolgersi alla propria banca di fiducia ai primi segnali di fatica, ma quando questi clienti hanno seguito il consiglio, si sono visti sbattere la porta in faccia. Zero gli aiuti dati a decine di famiglie italiane, ritrovatesi in questa situazione disperata e nessun segno possibile di miglioramento sembrerebbe essere visibile all’orizzonte

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