Nasce il Reddito Alimentare, come funziona, chi ne ha diritto e quanto vale

Lo stato di indigenza in cui versano milioni di italiani obbliga a scelte coraggiose e straordinarie, una di queste è il reddito alimentare

Quando poco più di un anno fa gli italiani hanno scelto di affidare le sorti del Paese alla coalizione guidata dall’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni era già chiaro un fattore. Che sarebbe stato abolito il Reddito di Cittadinanza. Parliamo della misura bandiera del Movimento 5 Stelle varata dal Governo Conte I, quello con lo stesso “Avvocato del Popolo” alla guida e Matteo Salvini come Vicepremier.

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Reddito Alimentare (Foto Canva) – bonificobancario.it

La nuova maggioranza avversava con forza il provvedimento ritenendolo inutile, inefficace e improduttivo. E come promesso in campagna elettorale una volta arrivata al Governo la Meloni ha proceduto con l’operazione. Ma eliminare il reddito di cittadinanza non significa eliminare la povertà come, pomposamente, dichiarava l’ex Vicepremier Luigi Di Maio. Si tratta di individuare percorsi alternativi per combatterla.

Reddito Alimentare, il percorso per ottenerlo

Basti pensare ai numeri. Sono tre milioni, circa, le persone in Italia che vivono in una condizione di povertà assoluta. E per loro in questi giorni è nato uno strumento per consentire una vita dignitosa, almeno a livello di cibo. Lo strumento gestito con un Fondo sperimentale (per tre anni dal 2023 al 2026) viene definito Reddito Alimentare. Il Fondo creato ad hoc ha la capienza di un milione e mezzo di euro nel 2023, e due milioni l’anno dal 2024 al 2026.

Reddito alimentare, distribuzione pasti (Creative Commons) - bonificobancario.it 20230828
Reddito alimentare, distribuzione pasti (Creative Commons) – bonificobancario.it

Questo fondo punta a ridurre la quantità di cibo sprecato nella Grande Distribuzione Organizzata e al tempo stesso a donare, alle persone bisognose, il cibo che non viene venduto ma che è ancora utilizzabile. Questo provvedimento è previsto dalla legge di bilancio 2023. Provvedimento che, dopo l’iter legislativo, è entrato in vigore a fine agosto 2023.  I soggetti interessati dalla sperimentazione saranno individuati dalle realtà del terzo settore e da associazioni del territorio.

Per usufruire del Fondo per il reddito alimentare gli stessi comuni presenteranno i singoli progetti al ministero. La distribuzione degli alimenti avverrà da parte di volontari e come anticipato riguarda i prodotti invenduti dalle realtà commerciali. Il progetto ovviamente ha bisogno dell’adesione da parte dei commercianti e della grande distribuzione. Ma la sensazione prevalente è che l’adesione sarà massiccia. Per motivi sociali, per motivi ambientali e perché no per motivi economici

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