Smentite seccamente le voci di un abbandono di X.com (l’ex Twitter) da parte di Elon Musk. Al contrario, in arrivo investimenti e progetti
Twitter è nelle mani di Elon Musk da ormai circa un anno e tantissime cose sono cambiate, a partire dalla cosa più simbolica ed importante di tutte. L’iconico uccellino, che ci accompagnava, fin dalla sua creazione nel lontano 2006. Diciassette anni di fedele “mascotting”, periodo in cui tutti, nel bene e nel male, si sono tutti abituati all’uccellino cinguettante.
Musk, come nuovo proprietario, aveva però bisogno di mettere un punto tra il passato della sua proprietà ed il suo futuro. Quale modo migliore per farlo, se non cambiarne radicalmente i principi base come nome e simbolo. Una fredda e radicale X bianca su sfondo nero, che non ha mancato di ricevere aspre critiche da parte di tutto il pubblico di utenti. In molti, quando una mattina si sono svegliati e hanno acceso il telefono, hanno trovato questa nuova icona.
Elon Musk, a pagamento per tutti?
Il problema arriva qui, scambiandola per un’applicazione intrusiva e misteriosa, hanno direttamente preso la decisione di eliminarla dal proprio telefono. Quando poi sono entrati sui social e si sono resi conto dell’errore, in molti sono tornati sui loro passi. Ma va detto che in tanti altri, hanno scelto di distaccarsi dalla scelta del CEO di X.
Un’altra scelta, poco condivisa, è stata quella di mettere la coccardina del profilo autorizzato a pagamento, permettendo a tutti di averla e vanificandone quindi il senso stretto. Quello appunto di confermare il profilo ufficiale di un’autorità o di un profilo pubblico. Ultima scelta che sta spaccando il web? L’introduzione, nei prossimi mesi, di un abbonamento per l’utilizzo dell’app.
550 milioni di utenti X che, da un giorno ad un altro, si ritroveranno la richiesta da Musk. “un piccolo pagamento mensile” lo definisce il CEO sudafricano, naturalizzato statunitense. Un piccolo presto che fino ad oggi però non era mai stato previsto e che a sua volta non viene previsto da tutti gli altri social media, che si contraddistinguono da sempre per la loro accessibilità