Storico ritrovamento archeologico in Marocco: trovati i gioielli più antichi mai rinvenuti fino a oggi

Marocco: ritrovamento storico. Una scoperta archeologica che rimarrà negli annali. Recuperati i gioielli più antichi mai rinvenuti dall’umanità

Marocco
Marocco – Instagram

Alcuni ricercatori hanno svelato di aver trovato in Marocco alcuni gioielli che sarebbero addirittura tra i più antichi rinvenuti fino ad ora. Si tratta di manufatti che risalgono tra 142mila e 150mila anni fa.

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L’incredibile scoperta è stata effettuata a 15 chilometri dalla città località Essaouira, nella zona di Bizmoune, regione situata nel sud-est occidentale del paese.

Marocco: scoperta archeologica d’importanza colossale. Ritrovati i gioielli più antichi del mondo

Marocco gioielli
Marocco gioielli – Instagram

Gli archeologi che hanno ritrovato i gioielli più antichi del mondo in Marocco hanno fatto importanti considerazioni riguardo alla loro scoperta. Secondo quanto riportato dal sito africanews.com, i monili consisterebbero in un numero di trenta conchiglie di mare perforate in modo da creare diverse collane e braccialetti con ocra rossa.

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Abdeljalil Bouzouggar, insegnante-ricercatore all’INSAP (Institut National des Sciences de l’Archéologie et du Patrimoine), ha confermato che il luogo del ritrovamento sia una grotta di Bizmoune vicino a Essaouira.

Le suddette conchiglie presentano delle decorazioni con inchiostro; ciò rappresenta una grande scoperta non solo per il Marocco ma per tutta l’umanità. Si ritiene, infatti, che alcune delle collane e dei bracciali rinvenuti fossero utilizzati addirittura come forma di comunicazione in tempi antichi.

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Il team che ha compiuto il ritrovamento epocale è composto da esponenti internazionali del già citato INSAP di Rabat, dell’Università dell’Arizona (Tucson, USA) e dal Mediterranean Laboratory of Prehistory Europe Africa.

Ricordiamo, inoltre, che il Marocco è la zona al mondo dove sono stati identificati alcuni dei più antichi Homo Sapiens mai rinvenuti, ossia cinque soggettti risalenti a circa 315mila anni fa, scoperti nel 2017 a Jebel Irhoud dal gruppo di lavoro guidato dal ricercatore francese Jean-Jacques Hublin.

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