IMU: tutte le novità sull’esenzione per il 2022

Cosa cambierà riguardo all’IMU? Le famiglie non potranno più dividersi in due case per pagare meno tasse

Casa
Casa (Schluesseldienst – Pixabay)

L’IMU è un argomento molto importante che i cittadini non possono sottovalutare. Prima di entrare nello specifico delle novità previste dal Governo, è necessario dare una definizione di esso.

L’IMU, imposta municipale unica, è un tributo che si applica sul componente immobiliare del patrimonio. La tassa è stata ideata come sostituzione dell’ICI, unendo anche una parte dell’IRPEF e alcune relative addizionali riguardanti i redditi fondiari su beni non locati.

L’IMU, chi deve pagare e dove

Tasse da pagare
Tasse da pagare (foto da Pixabay)

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Qualche tempo fa la Cassazione aveva emanato una sentenza che prevedeva il pagamento dell’IMU per tutte le abitazioni qualora i componenti della famiglia avessero la residenza in due edifici diversi. Oggi l’esenzione non viene abolita, ma ha un limite: è prevista una casa per famiglia.

Di seguito riportiamo i soggetti che dovranno pagare l’IMU:

  • Chi possiede i fabbricati, fanno eccezione le abitazioni principali che non rientrano nelle categorie A/1 (abitazioni signorili), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici).
  • I possedenti di Aree fabbricabili.
  • I proprietari di Terreni agricoli.

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La tassa viene applicata in tutti i comuni italiani tranne la regione del Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano. In questo caso gli statuti regolano in modo diverso l’IMU. Anche qui sono previste delle esenzioni.

Il rimborso si dovrà richiedere attraverso una domanda presso il Comune competente. Nella richiesta dovranno essere riportati:

  • documento sul possesso dell’immobile;
  • la concessione in locazione a uso abitativo;
  • gli estremi del provvedimento con cui è stata ottenuta una convalida di sfratto per morosità entro il 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è stata messa in sospeso fino al 30 giugno 2021, una convalida di sfratto per morosità successiva al 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è sospesa fino al 30 settembre 2021 o fino al 31 dicembre;
  • gli estremi del versamento della prima rata o dell’unica rata dell’IMU relativa al 2021;
  • l’importo previsto per il rimborso.
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