No, non puoi chiamare tuo figlio come vuoi. La lista dei nomi vietati in Italia

Nomi vietati in Italia. Nel nostro paese i genitori non hanno la facoltà d’imporre qualsiasi nome al nascituro. Ci sono delle regole ben precise

Nome neonato
Nome neonato – Foto da Pixabay

Hai appena scoperto che stai per diventare mamma o papà. È la notizia più bella del mondo e già la mente viaggia verso il futuro, alle incredibili avventure che ti aspetteranno in compagnia del tuo pargoletto.

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Come molti genitori dovranno fare, una delle scelte più importanti è quella che riguarda il nome del nascituro, un marchio che dovrà portarsi per il resto della sua vita. Alcuni optano per soluzioni tradizionali come tramandare nomi familiari dai nonni ai nipoti. Altri si affidano a opzioni basate sul proprio gusto personale, o scegliendo in base ai nomi di personaggi che ammirano e stimano. Eppure, sapete che non siete totalmente liberi di dare a vostro figlio/a qualsiasi nome abbiate in mente? La legge italiana prevede, infatti, dei divieti in merito.

Nomi vietati in Italia: come non puoi chiamare tuo figlio/a

Nome neonato
Nome neonato – Foto da Pixabay

Sono banditi dall’ordinamento italiano tutti i nomi che possono risultare offensivi e ridicoli, che alludono a personaggi storici di fama spregevole, negativa o che rimandino a personaggi della letteratura e del cinema. Quindi, se avete intenzione di chiamare vostro figlio Adolf Hitler, Benito Mussolini, Osama Bin Laden o similari, dovrete desistere dalla vostra idea. Ma non troverete mai anche nessun Moby Dick, Madame Bovary o Grande Gatsby.

Inoltre, non potete dare al bambino in arrivo lo stesso nome del padre, della madre o dei fratelli. Ciò avviene per evitare omonimia che possa innescare dei problemi (per esempio col fisco, tanto per farci un’idea). Anche l’opzione di apporre la parola “junior” come negli Stati Uniti, non è una valida soluzione nel nostro paese.

Vietato anche imporre nomi maschili a persone di sesso femminile e viceversa, tranne rare eccezioni per il nome Andrea, considerato unisex, a meno che vengano abbinati due nomi come nel caso di Gian Maria. Fuori discussione anche l’idea di utilizzare cognomi al posto dei nomi.

Divieto anche per i nomi che possano rimandare a ingiurie, disgrazie, handicap o offese.

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Una curiosità. Depennate dalla vostra lista l’esilarante nome di Ajeje Brazorf, personaggio creato dal trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo; anche Satana (per ovvi motivi); escludete inoltre personaggi di fantasia e dei cartoon come Pollon, Doraemon, Pokémon e via dicendo.

Ricordiamo che si possono dare al nascituro un massimo di tre nomi e lui/lei, una volta adulto, secondo legge avrà facoltà di cambiarli: “chiunque può cambiare il nome o aggiungere al proprio un altro nome ovvero cambiare il cognome, anche perché ridicolo o vergognoso o perché rivela l’origine naturale”.

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