Il sedici dicembre verrano versati 9,7miliardi di euro per l’Imu, raggiungendo la cifra complessiva annuale di 19,5miliardi di euro. Saranno più di 25 miliardi le persone che, possedendo immobili diversi da quelli principali saranno chiamati a versare. Il costo medio della tassa sarà di 1070 euro. Questo è quanto emerge dall’ultimo Rapporto.
L’ultimo Rapporto dell’Imu 2021, emerso dal Servizio Uil, lavoro, coesione e territorio dichiara che il costo della tassa per la “seconda casa”, arriverà a contare in media 1070 euro se ubicata in un capoluogo di provincia, mentre supererà i 2000 euro se ubicata in grandi centri urbani. Lo spiega la segretaria confederale Uil Ivana Veronese.
Ad esempio, le prime case di lusso, tra le quali rientrano ville, castelli e case signorili, pagheranno un Imu medio di 2623 euro e si può arrivare a superare i 6000 euro se si trovano in grandi città.
Saranno oltre 3,5 milioni gli italiani che pagheranno l’Imu per secondi possedimenti, quali garage e cantine, pari a 55 euro, fino a toccare i 110 euro annuali.
Il Servizio Uil annuncia che l’aliquota applicata sui secondi immobili è pari al 10,5 per mille, mentre in 480 municipi e 18 capoluoghi viene ancora pagata l’ex addizionale Tasi, che conta lo 0,8 per mille. Era stata introdotta qualche anno addietro allo scopo di finanziare le detrazioni per le prime case, portando alla resa dei conti la tassa Imu fino ad un totale di 11,4 per mille.
Vista la distinzione tra immobili ubicati in provincia e immobili ubicati in grandi centri urbani, vediamo ora qual’è la lista delle grandi città che andranno a pagare una tassa più alta.
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La lista delle città più care: l’Imu supererà i 2000 euro il 16 dicembre
La città in assoluto più cara è Roma: si arriva ad una media di 2064 euro di Imu. Subito dopo, c’è Milano con 2040 e Bologna con 2038 euro di media.
Meno care ma comunque alte sono Genova con 1775 e Torino con 1745 euro.
Tra le città con valori più “fattibili”, ci sono Sondrio che prevede 674 euro di Imu, Crotone con 672, Catanzaro con 659, Gorizia con 582 e Asti con un Imu media di 580.
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Tra i Comuni dov’è tutt’ora in vigore l’ex addizionale Tasi, l’Imu supera il picco massimo di 10,6 per mille e vediamo in cima tra tutte Roma, poi Milano, Brescia, Ascoli, Modena, Brindisi, Matera, Verona, Rieti, Potenza, Terni, Siena, Lecce, Venezia e Agrigento.
Leggermente meno care sono Napoli, Firenze, Bari, Palermo, Bologna e Torino, mentre non arrivano a toccare la quota massima Belluno, Udine, Gorizia, Pordenone e Ragusa.
