Bonus 100, chi non lo riceverà più dal 2022: le nuove regole

Bonus 100 euro in busta paga: ecco tutte le novità previste per il 2022, a chi spetta e quando arriva? I dettagli 

Assegno unico come avere il bonus
Bonus soldi (Getty Images)

Sono mesi che il Governo sta lavorando ai vari bonus previsti per il prossimo anno che sta per arrivare. Tra questi il bonus 100 euro che secondo le novità, verrà messo direttamente in busta paga a chi ne potrà usufruire.

Si tratta di un’aggiunta allo stipendio che viene rilasciata solo a determinate categorie di lavoratori dipendenti e dipende dal reddito complessivo della famiglia di appartenenza. Secondo quanto si legge su Trendonline.it la dichiarazione dell’Isee non dovrà superare i 28mila euro. 

Bonus 100 euro, chi lo perde definitivamente?

bonus fiscale per idee sotto i 40 mila euro
bonus (Pixabay)

Molti hanno affermato che si tratta di una sostituzione al bonus Renzi, ma è realmente così? Esso fa parte della nuova Legge di Bilancio 2022 che ha l’obiettivo di semplificare e rendere più lineare il sistema di agevolazioni e bonus per i cittadini. Tra le varie modifiche, quindi risulta esserci l’addio definitivo del bonus Renzi nel 2022. 

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Nonostante questo, il bonus 100 nel 2022 non sarà per tutti. Infatti coloro che dichiareranno un reddito superiore ai 28mila euro non potranno usufruire dell’aiuto.  Lo prevede la manovra finanziaria, visto che il Governo ha stanziato per tale questione 8 miliardi di euro.

Un’altra novità che viene riportata nella Legge di Bilancio riguarda le detrazioni fiscali su i redditi di lavoro.

A partire dal 1° gennaio 2022 saranno disponibili nuovi scaglioni che passeranno da cinque a quattro e sono:

  • 23% sotto i 15 mila euro (invariata);
  • 25% sotto i 28 mila euro (taglio del 2%);
  • 35% fino a 50 mila euro;
  • 43% sopra i 50 mila euro.

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Quindi potremmo riassumere affermando che per tutti i soggetti che hanno un lavoro come dipendente,  le detrazioni Irpef sui redditi da lavoro potranno ammontare da un minimo di 690 euro all’anno a un massimo di 1880 euro. Decresce quando aumenta il reddito.

Invece, ai lavoratori che lavorano in autonomo, potrà spettare una detrazione che può arrivare ad un massimo di 1.104 euro, se si superano i 55mila euro di reddito, non sarà possibile riceverla.

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