Inflazione, non smettono di aumentare i prezzi in tutto il mondo: cosa sta realmente succedendo?

E’ molto chiaro che anche questa settimana il mondo intero ha avuto a che fare con l’inflazione: l’USA ha confermato il continuo aumento dei prezzi. Cosa sta succedendo realmente? 

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(Pixabay)

L’inflazione sembra non volerne sapere di cessare. Anche questa settimana ha condizionato in maniera piuttosto influente il panorama economico mondiale.

Gli Stati Uniti confermano ancora una volta l’impennata dei prezzi: da quasi quattro decenni l’inflazione continua a salire; anche in Giappone aumentano le aspettative; in Europa la situazione è critica a causa del rialzo dei costi energetici e le famiglie ne stanno risentendo.
In Germania l’economia ha subito una riduzione nell’ultimo trimestre del 2021 e la Banca Mondiale ha diminuito la crescita globale a causa del Covid, delle continue interruzioni della catena di approvvigionamento e del minor sostegno fiscale.

Questa è la situazione più generica. Cerchiamo però di capire nel dettaglio cosa comporta questa continua crescita dell’inflazione.

Inflazione in continua crescita: i dati dell’ultima settimana sono preoccupanti

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(Pixabay)

Gli Stati Uniti hanno catturato l’attenzione dei trader con i loro numeri.
Al di là del mercato gastronomico e di quello dell’energia, il prezzo delle merci è salito del 10,7%, registrando il salto più alto in 12 mesi a partire dal 1975.

I consumatori hanno acquistato meno del previsto nel mese di gennaio, tanto a causa dell’inflazione preoccupante quanto a causa della variante Omicron in rapida diffusione. I report stimano una crescita costante del 3,1% per i prossimi 5-10 anni: il numero più alto dal 2011.

Ma in Europa la situazione non è diversa: produttori e consumatori nel settore dell’energia sono in crisi, per di più le industrie rallentano la produzione per risparmiare sui costi energetici.

In Germania, dopo l’emergere e il diffondersi dell’Omicron, è stato registrato il tasso d’inflazione più alto degli ultimi tre decenni.

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Anche in Giappone si registra un record: precisamente, il più alto degli ultimi 13 anni. L’aumento dell’energia sta influenzando il sentiment dei consumatori, ma ancora si rientra negli obiettivi della Banca nazionale.

Tra i mercati emergenti, l’allarme più grande viene dal Brasile. Nel 2021 si è registrato un aumento dei prezzi pari al 10%.

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L’inflazione ha colpito anche i mercati delle materie prime. Sono in calo le scorte di metalli  come alluminio e nichel, la domanda aumenta e i prezzi sono sotto pressione.

In Romania e Corea del Sud le banche hanno aumentato il tasso d’interesse di 25 punti questa settimana in seguito all’aumento degli oneri finanziari da parte del Sud America e dell’Europa orientale, con l’obiettivo di attenuare il balzo dell’inflazione.

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