Tutto sull’ISEE, cos’è, a cosa serve e cosa vi si nasconde dietro

La certificazione ISEE richiesta per attestare lo stato finanziario delle famiglie italiane. Tutto quello che c’è da sapere e cosa si può ottenere presentando questa dichiarazione.

ISEE e tutto quello che c'è da sapere
ISEE Precompilato Portale INPS (Screenshot)

Istituito alla fine degli anni ’90 l’ISEE è uno strumento utilizzato dallo Stato Italiano al fine di calcolare la situazione economica delle famiglie nella Repubblica Italiana. ISEE, acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è appunto un indicatore che considera il reddito, il patrimonio, sia mobiliare che immobiliare, e le caratteristiche di ogni nucleo famigliare per stilarne una situazione finanziaria.

Attraverso questo strumento il Governo decide quali redditi annui hanno diritto o meno a dei servizi e a delle agevolazioni. Per poter ottenere l’ISSE è necessario compilare la cosiddetta Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento nel quale va dichiarata la propria situazione patrimoniale e reddituale.

La DSU può essere presentata all’INPS, al CAF oppure tramite l’ISEE precompilato. Ovvero si utilizza un ISEE con campi giù compilati dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS e vanno aggiunti solo dati autodichiarati. La DSU può essere presentata in qualunque momento e gli ISEE elaborati nel 2021 hanno validità solo alla fine del medesimo anno. Ma a cosa serve ottenere un ISEE?

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Cosa si può richiedere tramite l’ISEE

ISEE e tutto quello che c'è da sapere
Calcoli e rendicontazioni (Foto da Pixabay)

Fra i bonus più richiesti grazie alla presentazione dell’ISEE troviamo il Reddito di Cittadinanza. Si tratta di un sostegno monetario concesso a intervalli regolari che rientra più nella categoria di assistenzialismo che di vero e proprio reddito. Infatti non è universale, in quanto si richiede l’ISEE, non è incondizionato e non è automatico, seppur finanziato da una tassazione di tipo generale.

Altro sostegno ottenibile tramite la presentazione dell’ISEE è l’Assegno unico. Ovvero un sostentamento economico per quelle famiglie aventi figli a carico entro certo limiti di età. Anche in questo caso l’assegno viene erogato solo se l’ISEE rientra sotto una certa soglia.

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Ci sono poi delle situazioni dove la presenza dell’ISEE può portare delle agevolazioni, come nel caso dell’acquisto di una prima casa. Il bonus relativo si riferisce ai giovani al di sotto dei 36 anni di età che grazie a un ISEE considerato basso possono ottenere agevolazioni sulle imposte d’acquisto.

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Discorso simile vale per le scuole e le università. L’ISEE presentato che si rivela essere sotto una certa soglia può incidere su una riduzione delle tasse da pagare. Da tutto questo si evince che l’ISEE non è altro che un mezzo per dichiarare una certa indigenza delle famiglie nel richiedere sostentamenti sovvenzionati da tutti i cittadini. Un maggior numero di richieste dovrebbe quindi essere considerato come indicatore di un’elevata necessità economica nazionale.

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