Bolletta da 43mila euro, dopo il danno del terremoto anche la beffa

Bolletta da 43mila euro, una storia assurda per un’azienda già duramente colpita dal sisma: cos’è successo

Contatore elettrico (foto Bonifico Bancario)

Un terremoto che ha distruttO le vite di intere comunità tra chi ha perso i propri cari, gli affetti o il lavoro. E come se non bastesse anche la beffa per cause al momento ignoti.

Molino Petrucci, la nota azienda di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno, è rimasta fortemente danneggiata dalla scosse di terremoto dell’ottobre 2016. La struttura aveva addirittura resistito a quella tristemente più nota del 24 agosto precedente, dove interi paesi come Accumoli e Amatrice, subirono grandissimi danni.

La sede della località di Trisungo è stata dichiarata inagibile e da allora nessuno ha più messo piede e soprattutto ha lavorato. Impossibile quindi che si consumasse corrente elettrica ma è arrivata comunque una bolletta di ben 43mila euro.

Centropagina.it ha riportato alcune dichiarazioni di Alessandro Petrucci, titolare dello storico mulino. A parte la cifra sbalorditiva, fuori da ogni logica, il proprietario si chiede come sia stato possibile calcolare i consumi quando non solo l’attività è ferma ma addirittura i cavi della corrente elettrica sono staccati.

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Bolletta da 43mila euro, cosa farà l’Enel

Bolletta da 43mila euro
Pixabay

Altri dettagli assurdi della bollette è che sono stati rilevati consumi tra l’ottobre 2019 e il mese di luglio 2020 mentre tutto il resto è stato calcolato in tasse e altre spese. Per pagarla, ha detto Petrucci, bisognerà chiudere l’azienda.

Il titolare ha spiegato che per l’altra sede, a Maltignano, le bollette vengono regolarmente pagate ma per Arquata invece non ha intenzione di farlo. Da parte dell’Enel al momento non c’è nessuna risposta ma pare che la richiesta di pagamento potrebbe essere sospesa mentre saranno avviate delle verifiche.

Chiarire la situazione è necessario non solo perché la cifra è  chiaramente fuori da ogni logica ma soprattutto perché da molto tempo nessuno entra nella struttura che fa parte della zona rossa.

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Un probema grave per l’azienda che come tante altre nei prossimi mesi dovrano affrontare i già pesanti rincari delle bollette. L’esempio è quanto accaduto a un ristoratore di Macerata che ha visto recapitarsi una bolletta della luce pari a 15mila euro.

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