Fondi di Integrazione Salariale, cosa sta cambiando

Modifiche alla normativa che regola i Fondi di Integrazione Salariale, ora molti più lavoratori potranno avervi accesso, ma non tutti.

Fondi di Integrazione Salariale
Lavoro e sostentamenti (Foto da Pixabay)

Ci sono novità riguardo al Fondo di Integrazione Salariale (FIS).  La Nuova Legge di Bilancio 2022 e il Decreto Sostegni ter hanno voluto puntare alla riqualifica degli ammortizzatori sociali, ampliando i destinatari dei fondi per l’integrazione salariale.

Si tratta di fondi di solidarietà che forniscono un sostegno al reddito personale dei lavoratori in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa. Il fondo si riferiva a tutti i datori di lavori che gestiscono almeno 5 dipendenti. A causa di alcune situazioni che comportano complicazioni all’attività lavorativa questi fondi arrivano in soccorso.

L’assegno di solidarietà si riferisce a quei lavoratori dipendenti dei datori di lavori con più di 5 dipendenti al fine di integrare le loro entrate così da evitare altre riduzioni di personale. Mentre l’assegno ordinario viene erogato per i lavoratori che gestiscono più di 15 dipendenti. Vista l’emergenza causa in questi ultimi anni dalla pandemia ora il governo ha deciso di rivalutare a chi rivolgere tali fondi.

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A chi sono destinati i Fondi di Integrazione Salariale

Fondi di Integrazione Salariale
Considerazioni lavorative (Foto da Pixabay)

Con le nuove riforme in vista l’accesso a tali fondi viene esteso a una platea più ampia di lavoratori, ma non riguarda tutti. Dal 1° gennaio 2022 possono accedere agli aiuti economici del FIS tutti i datori di lavoro. Quindi non è più necessario avere un numero minimo di dipendenti occupati, ma è necessario che rientrino nei settori specifici per i quali sono stati istituiti tali fondi.

Quello che spetta ad ogni datore di lavoro, grazie all’integrazione con i fondi, sarebbe l’80% della retribuzione totale che avrebbe percepito se non ci fosse stata riduzione o cessazione del lavoro. In ogni caso non è possibile superare un certo limite previsto dalla legge che per il 2022 si aggira intorno ai 1.200 euro.

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Per presentare domanda gli interessati dovranno attivarsi 30 giorni prima dall’inizio della sospensione o della riduzione del lavoro ma non oltre 15 giorni dall’inizio della stessa. La procedura si esplica tramite il portale dell’INPS, cercando l’accesso per i servizi relativi alle aziende e ai consulenti.

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