Andare in pensione a 50 anni, se rientrate in queste categorie è possibile

Sembra quasi un sogno di questi tempi eppure è realtà. Per alcune categorie la pensione anticipata ai 50 anni è davvero possibile.

Pensioni anticipate
Pensioni anticipate (Foto da Pixabay)

Sembra essere un sogno, specie in questo periodo dove il lavoro manca e le tasse sono sempre di più, ma a quanto pare è possibile andare in pensione a 50 anni. Si tratta di alcune eccezioni previste dalla legge che permettono una specie di pensione anticipata.

Ovviamente per accedervi bisogna essere in possesso di alcuni requisiti importanti che si rifanno principalmente alla condizione lavorativa e agli anni di contributi. Ma non per tutti, anche se tra i fondi per le casalinghe e le pensioni anticipate per i disoccupati sembra quasi che si possa considerare vantaggioso il non avere un vero e proprio impiego, ci sono delle considerazioni importanti da fare.

Quindi, per chi sogna di andare presto in pensione e godersi molti anni senza le preoccupazioni e lo stress del lavoro, vediamo quali possibilità vengono offerte. Ricordiamo però che ogni tipo di scelta avrà una diversa influenza sulla somma che si andrà a percepire.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE ->Pensione 2023, ancora incertezze: quando si sapranno i requisiti?

Come avere la pensione anticipata

Pensioni anticipate
Quesiti (Foto da Pixabay)

La pensione anticipata ordinaria richiede 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, e 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini. Difficilmente però questa opzione permette di andare in pensione a 50 anni o giù di lì. Mentre ve ne sono altre che potrebbero fare al caso vostro.

Infatti, se si vuole andare in pensione con la Quota 41 si deve appartenere a una delle categorie dei lavoratori considerati precoci. Rientrano in questi criteri ad esempio i disoccupati a causa di licenziamento, i lavoratori invalidi con una percentuale pari o superiore al 74%, lavoratori che assistono parenti con gravi handicap e i lavoratori addetti a mansioni usuranti.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE ->Versare i contributi e non ricevere la pensione, più frequente di quanto pensi

Altre opzioni riguarderebbero quei lavori che prevedono turni notturni. Ad esempio se si sono svolte un certo numero di ore notturne durante gli anni di carriera allora questo può rientrare tra le mansioni usuranti e far accedere a una pensione anticipata.

C’è anche un’altra opzione che però richiede una certa disponibilità economica e sarebbe quella di versare i contributi restanti. In questo modo si anticiperebbero i mesi di lavoro che si intende evitare.

Impostazioni privacy