Polizza obbligatoria RC Auto, tre consigli per spendere di meno

Una delle voci di spesa più imponenti per le famiglie è quella relativa ai trasporti, in particolare al trasporto privato, stretto tra gli aumenti delle benzine ed il costo della polizza obbligatoria RC Auto.

tagliando assicurazione auto interna
Tagliando assicurazione auto (Foto Ansa)

Sono tempi davvero duri e complessi per le famiglie italiane costrette a fare i conti con voci di spesa che, improvvisamente, salgono in maniera vertiginosa. Una di queste, forse la principale, è quella relativa al trasporto. Una voce di spesa che, negli ultimi dodici mesi, ha generato un vero e proprio salasso.

Da un lato l’incredibile, e per molto versi ingiustificato, aumento del costo delle benzine. Dalla verde al diesel, passando per il metano, Il GPL per ora, seppure in salita, tiene botta, la salita è superiore al 20%. Dall’altro lato i costi delle assicurazioni che, per fronteggiare la fiammata dell’inflazione generata dagli aumenti, hanno adeguato i prezzi.

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Tutti fattori che si scaricano sul consumatore finale costretto cosi a rinunciara a beni e servizi che, fino all’inizio del 2020, venivano dati come assodati ed acquisiti.

Polizza obbligatoria RC Auto: consigli utili per risparmiare

assicurazione auto
Assicurazione auto (Foto Ansa)

Ma mentre nel caso della benzina, si può fare davvero poco per non subire gli aumenti. I prezzi alla pompa sono quelli e non sono contrattabili, nel caso della polizza obbligatoria RC Auto qualcosa per risparmiare si può fare.

Ecco tre consigli pratici per tenere sotto controllo la spesa relativa alla Responsabilità Civile Auto che, ricordiamo, e lo dice il nome stesso è obbligatoria. Senza non si può girare e, contrariamente a quanto accade per il mancato pagamento del bollo, genera sanzioni penali e non amministrative.

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Il primo consiglio è quello di leggere bene il contratto in ogni sua voce, in particolare quelle relativa ai servizi aggiuntivi come il soccorso stradale. Alcuni, se si è socio ACI, sono già disponibile altrove.

Il secondo è quello di valutare l’utilità di inserire costi come l’infortunio del conducente al fine di ridurre il monte della RC. Spesso il prezzo finale diventa più alto di quello promesso con lo sconto.

Il terzo, decisivo, è quello di ricorrere dove se ne ha diritto al Decreto Bersani ed alla possibilità di inserire tutti i veicoli di famiglia sotto il cappello della classe del veicolo che ha la più bassa.

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