Partita iva forfettaria, cosa bisogna sapere prima di aprirla

State per aprire una partita iva di tipo forfettario, ma avete ancora qualche dubbio al riguardo? Niente paura, analizziamo insieme tutti gli aspetti da conoscere. 

regime forfettario partita iva
Regime forfettario (Pixabay)

Aprire una partita iva preoccupa sempre, ma negli ultimi anni è stata introdotta un’alternativa che può essere un giusto compromesso per tutti coloro che si trovano ad iniziare una nuova attività.

Stiamo parlando del regime forfettario, vale a dire un particolare regime fiscale per le partite iva individuali che permette di usufruire di alcune semplificazioni fiscali e contabili.

Partita Iva forfettaria, tutti i dettagli da sapere

I soggetti che potranno fruire della partita iva a regime forfettario sono coloro che non superano un guadagno annuale di 65000 euro. Inoltre, essa prevede l’applicazione di un’unica imposta sostitutiva, aliquota inferiore rispetto a quella del regime ordinario. Si parla del 5% per i primi cinque anni e dal sesto anno del 15%.

Con il regime forfettario non è possibile dedurre le singole spese effettuate durante l’anno, ma dal fatturato incassato viene sottratta una percentuale che dipende dal Codice ATECO associato alla Partita Iva. Il 5% o 15% di imposta sostitutiva si applicherà ad un importo inferiore. I liberi professionisti avranno un coefficiente pari al 78%, gli artigiani al 67%. Le attività commerciali al 40%.

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Un altro aspetto vantaggioso del regime forfettario è la franchigia IVA, essa non deve essere applicata in fattura né da parte della ditta né del professionista. Quindi, i diretti interessati avranno la possibilità di proporre delle tariffe più competitive sul mercato e trovare più clienti. Senza l’applicazione dell’Iva i prezzi saranno più bassi e più vantaggiosi per gli stessi committenti.

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Di conseguenza, aprire una partita iva forfettaria sarà più economico anche per quanto riguarda le spese previste per il commercialista che non dovrà fare altro che lavorare per la parte inerente alle tasse. Tutto il resto, vale a dire le fatture e altro, spetterà al diretto interessato che inizia questo percorso e adotta il regime forfettario. Per ulteriori dubbi, non esitate a contattare il vostro commercialista di fiducia.

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