Superbonus 110%, dure le sanzioni: chi rischia di più?

Superbonus 110%, cessione dei crediti e sanzioni: chi rischia di più? I tecnici devono prestare molta attenzione.

Superbonus 110 sanzioni rischi
(Cyril PAPOT – Adobe Stock)

Le norme relative al Superbonus 110% sono state oggetto di numerose revisioni. L’intento, quello di provare ad arginare eventuali abusi dell’utilizzo di questo strumento nato con l’intento di riqualificare ed efficientare il patrimonio immobiliare italiano. Ma in alcuni casi, le decisioni assunte hanno ingenerato non poco panico, come l’art. 28 contenuto nel Decreto Sostegni Ter a mezzo del quale veniva ridotta ad un solo passaggio la cessione del credito, peraltro con effetto retroattivo. Norma questa, fortunatamente, riformulata. Su una cosa, però, vi è certezza. Il Fisco ha iniziato i propri controlli ed i rischi per eventuali furbetti non sono pochi.

Superbonus 110%, fisco e rischi: chi deve prestare massima attenzione

Superbonus 110 sanzioni rischi
(Ansa)

Sono iniziati i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate sul Superbonus 110% e adesso iniziano le note dolenti. Stringente l’orientamento del Fisco sulla cessione del credito e dure le eventuali sanzioni.

Nello specifico è stato chiarito che ogni credito di dubbia provenienza sarà bloccato sul nascere. Ma a ricevere notizie, in questi casi, non saranno i committenti bensì i tecnici asseveratori i quali saranno chiamati a dar conto sui controlli effettuati dovendo fornire tutta la documentazione a mezzo della quale si comprovi, invece, la corretta richiesta.

Sarà poi compito del professionista notiziare il committente. Ma non finisce qui. Anche dal punto di vista sanzionatorio qualcosa – e non poco- è cambiato. Sempre più salato il conto da pagare considerato che nel massimo la multa può arrivare fino a 100mila euro. Per non parlare del rischio reclusione fino a 5 anni se si attesta il falso.

Un quadro ansiogeno che va a sommarsi alle già critiche condizioni dei cantieri e delle Imprese che attualmente faticano a mandare avanti i lavori a causa del caro prezzi acuito dal conflitto russo-ucraino.

Nel dramma, però, una buona notizia. La possibilità di cedere quattro volte il credito: una proroga concessa fino al 30 giugno al fine di consentire il raggiungimento del tanto anelato 30% dei lavori delle unifamiliari. Crediti futuri, quelli assoggettati a tale possibilità però e non già maturati. Su questi ultimi, però, pare essere arrivata una rassicurazione – riporta Il Giornale citando le parole del senatore Pentastellato Agostino Santillo-. Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti si sarebbero assunte l’impegno di garantirne la circolazione.

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