Assegno Unico, novità nelle domande: cos’ha detto l’Inps

Assegno Unico, tra le ultime comunicazioni dell’Inps ci sono novità in merito alla domanda e alle modifiche

Assegno Unico
Assegno Unico (screen)

Siccome l’Assegno Unico e Universale è uno strumento nuovo (a marzo sono partiti i primi pagamenti per chi aveva fatto domanda nei precedenti due mesi), in questi mesi l’Insp ha fatto varie comunicazioni sul funzionamento. Tra le ultime ricordiamo i casi dove sono previste le maggiorazioni in base ad alcuni requisiti deirichiedenti.

L’agevolazione, ricordiamolo, riguarda tutti i cittadini che hanno figli a carico dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni di età. In base all‘Isee si percepisce un compenso per ogni figlio ma chi non allega alla domanda l’Indicatore della Situazione Equivalente, ha comunque accesso al bonus, anche se nella misura minima.

Sono tante le domande che i cittadini si pongono su come e quando viene erogato il bonus che va a incorporare quasi tutti quelli precedentemente esistenti. Prontamente l’Inps chiarisce alcuni aspetti e comunica anche delle novità.

Assegno Unico, dove è possibile modificare le domande

Con uno degli ultimi messaggi, l’Istituto di Previdenza ha informato che ci sono delle importanti novità, alcune funzionalità che riguardano la domanda.

Le introduzioni permettono di modificare la domanda, visualizzare i pagamenti, le anomalie e i dati incompleti. Tutte le informazioni che si vogliono verificare si trovano nella sezione del sito Consulta e gestisci le domande che hai presentato.

La sezione Modifica è creata appositamente per informare l’ente di cambiamenti come la nascita di un nuovo figlio o la fuorisciuta dal diritto di ottenere il bonus al compimento dei 21 anni.

Si possono apportare le modifiche, ad esempio, che riguardano la condizione di invalidità del figlio, se ha più di 18 anni l’iscrizione (o la cancellazione) all’Università oppure l’assunzione al lavoro.

È insomma una sezione dedicata a tutte le novità che il richiedente dell’assegno deve comunicare all’Inps, che sia anche, ad esempio, fornire un nuovo Iban sul quale accreditare i soldi mensilmente.

Tra le ultime novità comunicate dall’Inps, è che a breve sarà reso noto come verrano calcolati anche i figli a carico che hanno più di 21 anni. A loro non spetta l’assegno ma siccome questo viene assegnato anche in base all’Isee e nell’Indicatore si calcolano i patrimoni di tutti i membri nello stato di famiglia (dunque anche gli over 21), saranno considerati nella verifica per le maggiorazioni spettanti o meno al richiedente.

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