Permessi retribuiti, perché possono costarti il taglio della pensione

In alcuni casi la richiesta di congedo o permessi retribuiti può finire con l’impattare in maniera negativa sull’assegno INPS post lavoro.

Una persona assiste un individuo disabile
Una persona assiste un individuo disabile (Needpix)

Permessi retribuiti, questi sono alcuni dei vantaggi che un parente che ricopre la posizione di caregiver può utilizzare. Un caregiver è un individuo che si dedica ventiquattrore su ventiquattro alla completa e totale assistenza di un proprio familiare affetto da disabilità.

Ed è una figura di caregiver qualcuno che, molte volte, ha anche una occupazione stabile. Cosa che può portare per l’appunto ad avere dei permessi retribuiti. L’assistenza a soggetti non autosufficienti può richiedere di doversi allontanare dall’ufficio o da quello che è il proprio posto di lavoro.

Ma in passato sono avvenute delle circostanze controversi per le quali il richiedente dei permessi retribuiti abbia approfittato di questo vantaggio legittimamente previsto dalla Legge 104 per andare in giro in orario lavorativo a fare tutt’altro, anziché fornire assistenza urgente ad una persona disabile del proprio nucleo familiare.

Permessi retribuiti, guai ad approfittarne

Fare questo rappresenta un reato. Si tratta di una frode in piena regola che è punibile con ammende anche pesanti e che in alcuni casi potrebbe contemplare anche l’attuazione di una pena detentiva, a seconda di aggravanti e reiterazioni eventuali.

Alla stregua dei permessi retribuiti (interessati dalla contribuzione figurativa INPS, n.d.r.) c’è anche il congedo straordinario, che pure è regolarmente retribuito pur trattandosi di una assenza da lavoro. Ma cause di forza maggiore rappresentate dall’assistenza ad un malato o ad un disabile non consentono diversamente.

Solo che se si è colti a fare richiesta di queste due possibilità senza che ci sia un valido motivo di fondo o non dedicandosi al proprio compito di caregiver, ecco che si compie il reato. Che viene punito dal datore di lavoro con le punizioni ritenute più opportune, anche in relazione a quanto stabilirà un tribunale.

In che modo possono avere conseguenze pesanti sulla pensione

Però potrebbero esserci delle conseguenze impattanti anche sulla futura pensione. E questo anche se si chiede, a giusta ragione e senza approfittarne, un congedo straordinario o dei permessi. I quali sono coperti dalla contribuzione figurativa.

Ma bisogna ricordare che vige un limite di due anni, che varranno ciascuno 48.737 euro includendo sia la retribuzione che la contribuzione. Con l’attuale aliquota contributiva al 33% odierno, si avrà un massimo di contribuzione figurativa per ogni anno di 12.092.

Risultato? L’INPS provvederà a troncare di netto la pensione a tutti coloro che fanno da caregiver e che sia avvarranno di congedo straordinario o di permesso retribuito, nei casi in cui ci sia uno stipendio più alto.

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