Pizza Buitoni, due morti per epidemia: avviata inchiesta penale

Sono già due i morti per epidemia in seguito all’ingestione della pizza Buitoni: è stata avviata un’inchiesta penale.

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(Pixabay)

56 casi e 2 morti: questi sono i dati dell’epidemia causata dalla pizza Buitoni contaminata da Escherichia coli. Le autorità della Francia hanno avviato un’inchiesta penale che include omicidio colposo involontario, il ferimento di 14 persone e la commercializzazione di un prodotto nocivo per la salute.

A detta dell’agenzia di sanità pubblica francese, l’epidemia ha attaccato oltre 50 bambini di età compresa tra 1 e 17 anni. Le regioni francesi colpite dal batterio sono l’Hauts de France, la Nuova Aquitania, i paesi della Loira e l’Ile de France. Altri 34 casi minori sono ancora in corso d’esame.
Si ipotizza che l’impasto utilizzato per la pizza contenesse Escherichia coli 026.

Pizza Buitoni, 2 morti e 56 casi di epidemia: via anche alle indagini per omicidio

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Pizza Buitoni (Screenshot Instagram)

I primi casi di contagio sono stati rilevati tra il 18 gennaio e il 15 aprile. Tra i 55 bambini risultati positivi all’Escherichia coli, 48 hanno sviluppato la sindrome emolitica uremica, vale a dire una variante di insufficienza renale che può comportare infezioni, gravi problemi di salute o addirittura la morte.
Tra i sintomi che appaiono entro dieci giorni dalla consumazione del prodotto, ci sono diarrea, vomito e dolori addominali. Le autorità hanno raccomandato le famiglie di far presente al proprio medico dell’avvenuta ingestione della pizza, se in breve tempo compaiono i segni di malessere.

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In Francia, le pizze vendute a partire dal mese di giugno 2021 sono state ritirate dal commercio. Da metà marzo 2022 non sono più state disponibili nei supermercati.
Per i clienti è stato messo a disposizione un numero verde per rispondere alle loro domande e permettere anche di presentare una richiesta di rimborso della spesa del prodotto.

Fortunatamente, questa variante di pizza prodotta dalla Nestlé non è presente nel mercato in Italia, ma è stata distribuita in diversi paesi dell’Africa e in Andorra, Lussemburgo, Svizzera e Slovenia.

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In ogni caso, Pierre-Alexandre Teuilè, il capo della comunicazione francese di Nestlé, precisa che il batterio muore quando la pizza viene introdotta in forno.
Resta quindi motivo d’indagine il collegamento tra la pizza surgelata e i casi di Escherichia coli: dall’inizio dell’anno, in Francia, sono piuttosto diffusi casi di sindrome emolitico uremica che genera insufficienze renali in età pediatrica. Si tratta di casi legati alla contaminazione del batterio Escherichia coli ma non ci sono prove che concretizzino il legame con la pizza surgelata.

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