Chiuso per crisi economica, il Comune del Sud Italia cede ai rincari

La crisi economica inizia a mietere vittime anche all’interno delle Istituzioni, è di questi giorni la notizia della chiusura degli uffici di un Comune del Sud Italia, si tratta di Fluminimaggiore. Ecco la motivazione

Comune Fluminimaggiore INTERNA
Fascia Sindaco (Foto Twitter)

La drammatica crisi economica che, da oltre ventisei mesi, sta avvolgendo l’Europa e l’Italia in particolare non sembra avere freni. Il sasso è diventato una frana, il ghiacciaio una valanga.

E’ partito tutto con l’arrivo della pandemia da coronavirus covid-19 ed il primo lockdown di marzo 2020, un evento che ha fatto perdere, in meno di nove mesi, l’11% del PIL, il Prodotto Interno Lordo.

La situazione si è aggravata nell’arco del 2021 quando, nonostante gli effetti della campagna di vaccinanzione e la ripresa economica, oltre il 6% di risalita, molte aziende e molte Partita IVA hanno iniziato a chiudere. Con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro.

Ad inizio del 2022, quando tutti gli analisti economici prevedevano una crescita superiore al 4% ed una ripresa economica robusta, è arrivata la mazzata dello scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina. Una guerra che, oltre al drammatico tributo di vite e di sangue, ha in maniera del tutto imprevista, infiammato il prezzo delle materie prime e scatenato la corsa dell’inflazione.

La sostanza è che ad oggi, giugno 2022, il valore di un euro è in termini reale 0,94 centesimi e che il costo delle benzine alle pompa e delle bollette di luce, acqua e gas e volato a cifre insostenibili. In primo luogo per le famiglie ed in secondo battuta anche per gli Enti Pubblici.

Il Comune di Fluminimaggiore chiude gli uffici

Area archeologica Fluminimaggiore
Area archeologica Fluminimaggiore (Foto Twitter)

Il primo segnale in tal senso arriva dal Comune di Fluminimaggiore centro di poco meno di 3000 abitanti nell’iglesiente, la Provincia del Sud Sardegna.

L’istituzione in questione, seguendo l’esempio di molte famiglie, ha deciso di tagliare sui costi per fare fronte alla crisi economica ed ha compiuto una scelta drastica.

Ad inizio ha chiesto agli impiegati di spegnere luci ed aria condizionata e di non lasciare in stand-by computer e stampanti fuori dall’orario di servizio. Ma non è bastato.

Il sindaco della cittadina, Marco Corrias, ex giornalista del TG5 ha rincarato la dose predisponendo la chiusura degli uffici del municipio, ad eccezione dei servizi essenziali, per venerdì 3 giugno a cavallo del ponte della Festa della Repubblica.

Il passo successivo è quello di ridurre a soli due giorni alla settimana l’apertura degli uffici ma, secondo informazioni raccolte dalla redazione di Bonifico Bancario, si potrebbe procedere ad un ritorno massiccio allo smart working a tempo pieno.

Ad oggi siamo di fronte ad un caso eccezionale ma la sensazione è che la scelta del Comune di Fluminimaggiore possa diventare un caso di scuola.

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