Obbligo pagamento Pos, si avvicina la data: cosa cambia negli acquisti

Obbligo pagamento Pos per servizi e prodotti: le sanzioni per commercianti e professionisti in caso di rifiuto

Obbligo pagamento pos
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Siccome i bonifici degli ultimi anni si sono diffusi sempre di più, di conseguenza molti cittadini preferiscono pagare con la carta. È infatti sui propri conti correnti che arrivano gli stipendi, le pensioni, gli assegni di disoccupazione o altri tipi di sussidi.

Con la carta si riesce anche meglio a tenere i conti sotto controllo. Basta usare il servizio della banca online dal pc o dallo smartphone e vedere tutte le spese.

Il governo incentiva a non utilizzare i contanti (la soglia dei pagamenti è a 1999,99 euro) come arma contro l’evasione fiscale. Ha infatti creato vari strumenti come il Caskback (poi abolito) e la Lotteria degli Scontrini. Grazie ad essa nell’estrazione annuale sono stati vinci 5 milioni di euro. Il sistema però dovrebbe essere riformato perché sono ancora tanti gli italiani che non lo utilizzano.

Ma nonostante la maggiore diffusione delle carte, sono molti i commercianti che ancora rifiutano di accettare i pagamenti digitali o stabiliscono, con regole tutte proprie, che la transazione possa avvenire solo con un minimo di spesa.

Obbligo pagamento Pos, arrivano le multe

Ma dal 1 luglio le cose cambieranno e le regole saranno più dure. Entro quel giorno le imprese, i commercianti e studi professionali e qualsiasi attività dovranno dotarsi del Pos. Lo prevede il decreto legge di attuazione del Pnrr approvato il 13 aprile 2022. Con questa norma il governo ha anticipato l’entrata in vigore delle sanzioni per chi rifiuterà di rivecere pagamenti elettronici. Erano infatti previste per il 1 gennaio 2023.

Cosa cambierà dunque dal prossimo 1 luglio? Il commerciante o il professionista che dirà no al pagamento elettronico (di qualsiasi cifra), può essere multato di 30 euro più il 4% del valore della transazione rifiutata.

Agevolazioni per il Pos

Per venire incontro ai titolari di attività che non hanno ancora il Pos, il governo ha disposto tre agevolazioni, da sfruttare fino al 30 giugno. La prima è il credito d’imposta sulle commissioni relative a pagamenti, la seconda il credito d’imposta utile all’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di Pos collegati ai registratori di cassa e infine credito d’imposta per l’acquisto di sistemi cosiddetti evoluti di incasso. In pratica, oltre al pagamento del prodotto o del servizio, allo stesso momento consente la memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati.

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