Benzina, una legge con il tetto al prezzo: la proposta

La benzina costa sempre di più e dopo i recenti rincari la politica si muove non con il taglio delle accise: qual è l’idea

Benzina
AnsaFoto

Al self fare rifornimento, se si tratta di benzina, costa circa 2 euro al litro. Poco meno il diesel e dunque il servito ha prezzi ancora maggiori. A marzo c’era stata la corsa al distributore quando le pompe erano vicino ai 2 euro. Ora sempre che ci sia più rassegnazione e la soglia è stata superata.

Il problema c’è ed è urgente risolverlo. Fino all’8 luglio sarà in vigore la misura del governo con la quale ha tagliato le accise altrimenti oggi sia benzina che diesel costerebbe 25 centesimi in più al litro. Il decreto può anche essere prorogato ma si tratterebbe di una toppa.

A fronte dell’inflazione e del caro-vita in generale, bisogno assolutamente fare qualcosa. Il potere d’acquisto degli italiani si sta riducendo sempre di più e fare la spesa sta diventando un’impresa. Dove si può intervenire è proprio sul carburante e dal Partito Democratico arriva una proposta.

Caro benzina, cosa dice la proposta

Mentre la Guardia di Finanza ha scoperto che c’è una grande speculazione da parte dei distributori e ipotesi di evasione fiscale, tra i 2.337 emendamenti presentati al Disegno di Legge aiuti, c’è un tetto al prezzo dei carburanti per il periodo estivo.

Secondo la proposta del Pd si dovrebbe emanare un Dpcm della durata di sessanta giorni per imporre un prezzo massimo dei carburanti. In questo modo si va incontro a chi in estate si sposta con la macchina per le vacanza e per i turisti in generale.

In Italia l’85% delle merci è trasportato su strada: l’effetto sarebbe molto positivo su interi settori e un toccasana anche per i consumatori. Quali sono i tempi per sapere se la proposta sarà accetta o meno?

I migliaia di emendamenti saranno sfoltiti entro il 14 giugno e le Commissioni di Bilancio e delle Finanze si occuperanno della seconda fase del’esame. Il provvedimento dovrebbe avere un valore di 16,7 miliardi di euro. La successiva tappa è lunedì 20 giugno quando ci sarà il voto in Commissione con l’obiettivo spedando che in Senato possa esserci l’approvazione entro la metà di luglio.

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