Libretto postale: cos’è e quali sono i diversi tipi

Libretto postale: come funziona, quali sono gli interessi e le differenze tra l’ordinario, lo smart e per i minorenni

Libretto postale
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Abbiamo l’abitudine che quando vogliamo conservare soldi in Posta, ci affidiamo a Buoni fruttiferi. È un’usanza soprattutto in famiglia quando nasce un bambino in modo che dopo 20 e 30 anni possa avere una cospicua somma.

Gli interessi non sono sempre alti ma la gamma di scelta è vastissima perché ci sono tanti tipi di Buoni con diversi interessi. Ma un altro strumento finanziario è il Libretto postale. Vediamo quando conviene aprirlo e in cosa si differenzia rispetto ai buoni.

Anche per i libretti esistono varie tipologie, tutte emesse dalla Cassa di Depositi e Prestiti. C’è quello ordinario e quello online ma anche il libretto studiato per i minorenni. Qualsiasi sia la natura è comunque una sorta di salvadanaio con la garanzia dello Stato. Il titolare, ossia il risparmiatore, può versare e prelevare ogni volta che vuole, in qualsiasi ufficio del territorio nazionale e non solo in quello dove è stato aperto il libretto.

Poste fornisce anche Carta Libretto che si usa come il Bancomat in modo da essere utilizzato presso tutti gli sportelli. Proprio come una banca ci sono dei termini di prelievo. Si va da un minimo di 600 euro a un massimo di 2.500 euro.

Libretto postale, diversi tipi e interessi

Secondo la tipologia del libretto, ci sono diversi interessi che maturano. Vediamo quali sono le caratteristiche di un Libretto postale ordinario. Consente di prelevare e versare dei soldi ma anche ricevere dei bonifici con il conto corrente bancario associato. Si può accreditare la pensione con un’assicurazione gratuita che copre in caso di furto dei contanti quando avviene il prelievo.

Massimo sono quattro gli intestatari, che siano persone fisiche o giuridiche. Non ci sono costi di gestione, così come quando si apre o si chiude. Come prevede una legge del 2012 voluta dal governo Monti, quando la giacenza media annua è superiore ai 5.000 euro, bisogna pagare un’imposta di bollo di 34,50 euro.

Gli interessi cominciano a maturare dal giorno del versamento e si concludono quando il Libretto viene chiuso e la capitalizzazione avviene annualmente il 31 dicembre. Dal 7 novembre 2019, il tasso nominale annuo netto è dello 0,007%.

Un altro tipo è il Libretto postale Smart con la gestione online. L’aperture è consentita sia online che presso gli sportelli.

Con il libretto Smart, il risparmiatore può trasferire denaro dal proprio conto corrente tramite bonifico. Verranno automaticamente attivati i servizi informativi gratuiti online e, su richiesta, i servizi dispositivi, per gestire i risparmi dal sito e da app.

Un’alternativa è l’offerta Supersmart, con due diverse soluzioni: a 180 giorni, con tasso di interesse annuo dello 0,40% o a 150 giorni con interesse all’1,25%.

Il Libretto per i minorenni è suddiviso in tre fasce: Io Cresco per bambini da 0 a 12 anni; Io Conosco da 12 a 14 anni e Io Capisco per ragazzi da 14 a 18 anni. Al compimento dell’età non bisogna far nulla perché il passaggio avviene in automatico. Può essere aperto da entrmbi i genitori (o da uno solo con la delega dell’alto) ma comunque intestato al minore e il deposito massimo è di 15mila euro.

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