Bonus 200 euro, chi dovrà restituire il denaro e perché

Alcune persone potrebbero dover restituire il bonus da 200 euro perché indebitamente percepito, ma di chi si tratta e cosa accadrà adesso?

Bonus 200 euro chi dovrà restituire Inps
(vlady1984 – Adobe Stock)

Il percepimento del bonus da 200 euro, erogato dal Governo una tantum a lavoratori dipendenti e pensionati, nonché ai liberi professionisti, per alcune categorie potrebbe essere stato indebito. Significa, cioè, che a riceverlo potrebbe esserlo stati anche soggetti non titolati. A rendere nota tale possibilità l’Inps che ha anche spiegato come – qualora ricorrano questi casi- le somme non dovute saranno recuperate.

Bonus 200 euro, qualcuno potrebbe doverli restituire: di chi si tratta e come avverrà il recupero

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Alcuni soggetti potrebbero dover restituire i 200€ erogati una tantum dal Governo. A rappresentare tale possibilità lo stesso decreto con cui è stata lanciata la misura: il Decreto n. 50 del 17 maggio 2022. Sulla scorta del testo di legge, l’Inps attraverso due circolari ha anche spiegato come avverrà il recupero.

La distinzione va effettuata tra lavoratori dipendenti ed altre categorie individuate, appunto, all’interno del Decreto. Questo perché i primi sono gli unici che non ricevono l’erogazione direttamente dall’Inps. Per pensionati, percettori di Rdc, disoccupati, o comunque chiunque riceva prestazioni di tipo assistenziale, è lo stesso istituto a caricare la somma nella spettanza di luglio a condizione che nel 2021 il loro reddito non abbia superato i 35mila euro. Ciò significa che verrà effettuato un controllo e se tale soglia è stata superata, ma l’erogazione una tantum è avvenuta, si provvederà al recupero della somma.

In sintesi la corresponsione di tale bonus può dirsi provvisoria perché non è detto che l’accredito sia definitivo. Si rischia, quindi, di dover restituire la somma se si è superato il limite reddituale ma anche quando il trattamento che ha giustificato l’erogazione venga meno.

Coloro i quali sono a conoscenza di essere in una di queste due situazioni, possono preventivamente darne comunicazione all’Inps evitando già a monte l’accredito.

Nel caso dei lavoratori dipendenti, il cui bonus viene erogato dal datore di lavoro, la procedura è differente. Intanto si pensi ad un motivo per il quale la somma non sarebbe dovuta: se il dipendente ha percepito i 200€ da più datori di lavoro. In questo caso, all’esito delle verifiche, l’Inps comunicherà a ciascuno di loro la quota parte non dovuta che sarà detratta dalla successiva busta paga.

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