Bonifico per prenotare le vacanze: fate attenzione alle truffe

Bonifico per le vacanze: a cosa bisogna badare con attenzione: i suggerimenti della Polizia di Stato e di Airbnb

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Le vacanze sono alle porte così come i tentativi di truffa ad esse legate. Ogni volta ci sono grandi eventi che muovono molioni di persone, i truffatori sono pronti a inventarne una più del diavolo e le partenze estive sono un terreno fertile per i raggiri.

La Polizia di Stato e Airbnb, congiuntamente, hanno stilato una lista di consigli delle situazioni da evitare per non rischiare di cadere in una trappola.

Sono sempre di più le persone che prenotano e acquistano in rete viaggi e vacanze. Innazitutto perché è un modo facile e veloce e perché sul web si trovano tante offerte, ma anche molte brutte sorprese.

“Si può cadere nella trappola di siti civetta che pubblicizzano pacchetti vacanze a prezzi scontatissimi” ha detto Ivano Gabrielli, direttore del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni.

Bonifico per prenotare le vacanze: cosa non bisogna fare

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I consigli sono sette. Innazitutto i contatti tra host e guest e in particolare i pagamenti devo avvenire sempre all’interno del nostro sito o dell’app. Se chi fitta o vende il pacchetto chiede di parlare in privato, magari prospettando qualche sconto, è meglio non dare seguito al rapporto.

Attenzione anche a a link condivisi via email o da altri siti ed è opportuno diffidare da chi affitta sui social o da siti che ve ne riportano a un altro: si rischia di visitare una pagina fasulla e che nulla esista del contenuto.

Mai pagare direttamente con bonifico. C’è più sicurezza se si affettua la transazione attraverso il sito e mai dare una caparra: è contrario ai termini del servizio del portale. È una pratica sconsigliata perché pagando tutto sul sito, Airbnb trattiene tutta la somma e la inoltra all’host solo 24 ore dopo l’avvenuto check-in. In questo modo il cliente ha tutto il tempo per verificare se la casa è realmente come pubblicizzata.

Occhio ai cloni di Airbnb: le piattaforme vere hanno l’indirizzo che inizia con www.airbnb.it o .com e un numero dopo la parola rooms. Ecco l’esempio diffuso: www.airbnb.it/rooms/30728582. “Indirizzi più complicati o con una struttura diversa devono insospettirvi”, si legge nella comunicazione del sito e della Polizia. E come fare per verificare. Si puà cercare con il nome dell’annuncio, ad esempio “Casa con piscina, ecc…”. In modo modo i risultati dovrebbero essere solo le pagine reali.

Quali sono altri elementi che dovrebbero farci insospettire? Un prezzo esageratamente conveniente per il periodo, mancanza di recensioni, poche informazioni o profilo aperto da poco.

Altri messaggi truffaldi sono quando riportano che Airbnb può mostrare l’appartamento: il sito fa solo da intermediazione trahost e guest e non lavora come un’agenzia immobiliare che ha avuto l’incarico e ha le chiavi della casa.

Infine, altra atteggiamento sospetto è quando arrivati a destinazione con una scusa si dice che la casa prenotata non è disponibile a causa di un improvviso problema. Sarà proposto un appartamento di tenore diverso. In questi casi si consiglia di documentare tutto e contattare la piattaforma.

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