Risarcimento danni per mancanza acqua in città: ecco chi e come può richiederlo

Risarcimento danni per mancanza acqua: la siccità sta mettendo a dura prova territori e anziende. Cosa sta succedendo

Spreco dell'acqua
Foto bonificobancario.it

Allarme siccità in Italia. Al momento il fenomeno interessa la Pianura Padana e in particolare la Lombradia, l’unica regione che finora ha ottenuto lo stato d’emergenza. Varie sono le misure adottare dai sindaci per evitare gli sprechi di acqua potabile: stop ai lavaggi delle auto o all’irrigazione dei proprio giardino poiché le risorse stanno mancando.

Gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici sono sempre più negativi. In alcune zone delle Pianura sono mesi che non piove e con le altissime temperature ecco i risultati disatrosi per la natura e dunque per l’uomo.

Mancano le risorse idriche e si tema in particolare per le nostre città perché si potrebbe decidere di razionare. Il governo sta lavorando allo stop all’acqua nelle ore notturne ma anche per i fondi da usare come indennizzi per chi sta subendo gravi danni dalla situazione emergenziale.

Gli indennizzi sono diversi da bonus aiuti e non vanno confusi. I fondi da utilizzare contro la crisi idrica saranno dei veri e propri risarcimenti. A beneficiarne saranno aziende e imprenditori che stanno subendo danni per la mancaza d’acqua in città o comunque dove ha sede la propria attività lavorativa.

Risarcimento danni per mancanza acqua in città, quale potrebbe essere la procedura

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Non è ancora con certezza quali saranno gli importi, le modalità di erogazione, se si dovrà fare domandao meno. Si dovrebbe però seguire la logica degli aiuti dopo il lockdown.

Se così fosse, bisognerebbe comunque dimostrare che il danno subito, ha causato una perdita di fatturaro del 30% rispetto ai periodo precedente.

Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, ha detto che ci sono delle regioni che rischiano di restare senza acqua. Oltre altre tre che interessano la Pianura (Lomabrdia, Emilia-Romagna e Piemonte) critica è anche la situazione in Umbria.

Situazione non ancora critica ma tenuta sotto osservazione in Veneto e nel Lazio. Il problema, molto serio, potrebbe estendersi a quasi tutto il territorio nazionale. Finora infatti gli interventi di contrasto al fenomeno sono avvenuti da parte degli enti locali.

Non è la prima volta che dobbiamo affrontare il fenomeno siccità. Con l’arrivo dell’estate, causa cambiamenti climatici, arriva il momento critico ma ogni anno è sempre più grave e dura di più. Nel 2017 la regione più colpita furono le Marche, l’anno successivo la Toscana Toscana e lo scorso anno l’Umbria. In tutti i casi sono stati riconosciuti indennizzi per le perdite.

Insomma, tra crisi del grano, aumento delle materie energetiche, inflazioni, cambiamenti climatici, assenza di lavoro regolare (in certi casi i fenomeni sono interconnessi), Covid meno diffuso ma ancora presente, il periodo non è dei migliori.

 

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