Dalle banche, mutui agevolati a chi guarisce dal tumore: opportunità vera per ripartire

Presentate in Senato tre distinte proposte di legge che hanno come oggetto la concessione di mutui agevolati per le persone guarite dal tumore. I dettagli

Mutui Agevolati INTERNA
Senato della Repubblica (Foto Ansa)

Sono in procinto di essere presentate al Senato della Repubblica italiana tre distinte proposte di legge aventi per oggetto la relazione tra le banche e le persone guarite dal cancro interessate ad accendere un mutuo ipotecario.

Le proposte di legge parlano della relazione tra tumori e banche. O per meglio dire, ex pazienti oncologici guariti dal tumore e la loro difficoltà nell’oltrepassare determinati scogli burocratici.

Situazioni già di per sé difficili e lente da snodare per la gente senza pregressi clinici come: le adozioni, le stipulazioni di assicurazioni sulla vita e mutui bancari.

La futura proposta di legge sta nascendo partendo da tre ipotesi e partite dalle penne di Paola Boldrini (PD), Paola Binetti (Udc) e Donatella Conzatti (Italia Viva).

L’ultima delle quali è stata da poco completata e, probabilmente, verrà portata dalla presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, all’attenzione del presidente della commissione di giustizia, e successivamente al relatore, Andrea Ostellari che avrà l’onere di armonizzarle ed eventualmente incardinarle.

Ostellari sta già prendendo in considerazione le prime due arrivate sul suo tavolo da PD ed Udc e con la terza di Italia Viva, avrà un quadro completo. La speranza è che riesca a mandare avanti i lavori e ad ufficializzare, una proposta di legge unica in favore dei diritti degli ex pazienti oncologici.

Mutui agevolati per chi guarisce dal tumore

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Se l’imminente chiusura della legislatura lo permetterà l’obiettivo dei legislatori è quello di mandare in porto la proposta di legge, una proposta grazie alla quale molte famiglie potranno avere la possibilità di ottenere mutui precedentemente negati.

Ricordiamo che ad oggi sono oltre 3 milioni e mezzo le persone a cui nella vita è stato, presto o tardi, diagnosticato un tumore. Negli ultimi anni, secondo i dati ufficiali dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, l’AIRC il 59,4% degli uomini ed il 65% delle donne è viva ad almeno 5 anni dalla diagnosi.

Individui che però, dati i loro pregressi clinici, non sembrano avere il diritto di essere visti come uomini e donne, ma solo come ex pazienti. La proposta che sta per essere avanzata al Senato tenta quindi di consentire pari opportunità alle parti imponendo una sorta di diritto all’Oblio.

Con la nuova legge, infatti, superati i dieci anni dal termine del ciclo del trattamento terapeutico, qualora non ci fossero state ricadute, in sede di stipula dei contratti di mutuo, le banche non avrebbero più la possibilità di richiedere le cartelle cliniche pregresse.

Con la nuova legge questa parte di società italiana fino ad ora soggetta ad un vero e proprio stigma potrà finalmente avere pari possibilità di accesso al credito rispetto ai cittadini che non hanno avuto il loro problema.

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