Privacy violata: multa da 100mila euro alla banca

Incredibile quello che è accaduto! Una banca ha ricevuto una multa di 100mila euro per violazione della privacy: è accusata della diffusione di dati personali senza il consenso del cliente. 

banca multata 100 mila euro fornisce dati personali
(Pixabay)

Gli istituti di credito dovrebbero garantire la sicurezza dei dati sensibili dei propri clienti, invece è accaduto proprio l’impensabile. Una banca è stata multata per 100mila euro. L’accusa è proprio quella di aver diffuso dati personali di un cliente senza verifiche né consensi.

Violare la privacy comporta delle sanzioni importanti. L’istituto in questione ha ricevuto infatti una multa di 100mila euro per aver fornito i dati del cliente.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha asserito che le banche sono obbligate ad effettuare delle verifiche prima di procedere con qualsiasi comunicazione dei dati dei propri clienti ad altre persone.
Capiamo più nel dettaglio cos’è successo e perché è scattata la sanzione salata per la banca.

Banca riceve multa di 100mila euro. Ha fornito dati personali di un cliente senza la sua autorizzazione

banca multata 100 mila euro fornisce dati personali
(Pixabay)

Una ragazza di età superiore ai 18 anni aveva contestato al suo istituto di credito di aver comunicato i dati del proprio contro corrente al padre.
I proprietari dei dati da comunicare devono essere al corrente del fatto e fornire la propria autorizzazione: soggetti che un tempo erano autorizzati a prendere i dati di altri, nel tempo potrebbero aver perso il potere di farlo.
E’ il caso di questo genitore con la propria figlia. Nel momento in cui la ragazza ha raggiunto la maggiore età, il padre ha perso il diritto di ricevere dati personali dall’istituto bancario senza l’autorizzazione della figlia stessa.

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L’operatore della banca aveva consegnato al genitore dell’intestatario del conto la documentazione che riportava lo storico dei movimenti della carta. Essendo egli, in precedenza, autorizzato a ricevere questi dati nella sua posizione di esercente della potestà genitoriale, la banca ha proceduto con la consegna dei dati.

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Il sito web www.garanteprivacy.it riporta per intero la faccenda. La diffusione di questa storia ha lo scopo di allarmare gli istituti di credito al fine di evitare che i dati personali dei clienti vengano diffusi con facilità.

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