Casa “fantasma” per studenti universitari: attenti alla nuova truffa dell’affitto

Diventano sempre più ingegnosi e pericolosi i tentativi di truffa, la nuova frontiera riguarda l’affitto per gli studenti universitari

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Casa Studenti (Foto Twitter)

Il prossimo 1 ottobre riprendono le lezioni in presenza per la maggior parte delle università italiane. Parliamo di un settore dell’Istruzione che vede impegnati poco meno di due milioni di studenti, di cui 1.700.000 immatricolati e almeno 350.000 attivi.

Per non tacere di docenti e personale non docente che, dati del 2021, sfiorano le 200.000 unità. Una fetta consistente della popolazione italiana che, puntualmente, il 1 ottobre di ogni anno si trova a rivivere le solite questioni.

Questioni fatte di cattedre non assegnate per tempo, di spazi più o meno validi e funzionali, di libri più o meno costosi per non tacere, per chi non ha la fortuna di vivere nella città dove ha sede il proprio corso di studi, della necessità di trovare una stanza di affitto o condizioni di viaggio dignitose.

A tutti questi disagi si è aggiunto nell’ultimo biennio un fattore incredibile, la cosiddetta truffa degli affitti, una versione “innovativa” di un crimine che da almeno dieci anni ha preso piede online. Ecco di cosa si tratta.

La truffa la rivela all’edizione online di un noto quotidiano nazionale una studentessa iscritta all’Università di Bologna. La ragazza ovviamente ha denunciato il fatto alla locale Polizia di Stato.

Affitto Studenti, la truffa della casa fantasma

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Valentina, questo il suo nome, altri dettagli non vengono forniti per tutela della privacy rivela che per il secondo anno del corso di specializzazione aveva bisogno di vivere in città al fine di non stancarsi troppo con il viaggio da pendolare.

Ha cercato tanto ma a fine luglio ha trovato la stanza che faceva per lei. Una stanza da 650 euro, tutto compreso, in Via di Corticella, Zona Croce Coperta a meno di mezz’ora da Via Zamboni sede dell’Alma Mater, la più antica Università del Mondo essendo stata fondata nel 1088.

Valentina aveva trovato l’annuncio su Facebook e dopo aver visto casa ed il mediatore ha firmato un contratto per un anno versando due mesi di caparra anticipata, 1300 euro. L’accordo prevedeva la liberazione di casa il 10 agosto.

Ai primi di agosto 2022 Valentina chiama il mediatore ma non riceve risposta. Risposta per due giorni ma poi, insospettita si reca sul luogo dove ha sede casa e al contempo dove ha firmato l’accordo.

Con suo grande disappunto non solo scopre che la sede dell’agenzia del mediatore non esiste ma che la casa di via di Corticella è di una coppia di anziani temporaneamente in vacanze.

La giovane studentessa si rivolge alla Polizia Postale e, quando fa il nome del mediatore, scopre che si tratta di un noto truffatore bolognese già segnalato alle forze dell’ordine e da qualche anno attivo sul versante della malavita online. Occhio quindi agli annunci, fate sempre più di una verifica prima di impegnare i vostri soldi, la truffa è dietro l’angolo

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