L’utilizzo di queste stufe comporta una multa da 5.000€: fate attenzione

Alcune stufe possono costare davvero caro agli italiani non solo perni costi ma anche per le sanzioni previste dalla legge

stufe
Canva

Molte famiglie italiane sono spaventate dalle bollette di luce e gas che potrebbero arrivare man mano che si abbasseranno le temperature e quando tra un mese, con l’ora solare, ci saranno più ore di buio.

Tutti si chiedono come fare a risparmiare. Il riscaldamento è infatti tra le spese che costano di più. Per com’è la situazione attuale (e potrebbe anche peggiorare) quest’anno una casa calda potrebbe diventare un lusso.

Dove alcune stufe sono vietate

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Quale potrebbe essere un’alternativa? La stufa a biomassa, ossia quella comunemente chiamata a legno o a pellet. Con il loro utilizzo si potrebbe effettivamente abbassare il costo del riscaldamento in casa (anche se i costo del pellet è aumentato considerevolmente). In alcune regioni italiane, però, c’è un inconveniente di non poco conto: è vietato usarle.

Il motivo è l’inquinamento che potrebbe causare la caldaia. Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna hanno delle limitazioni. In caso di violazione del divieto si arrivano a pagare multe da 300 a 5mila euro.

La Regione che ha pene più severe è la Lombardia. La legge regionale 24 del 2006, all’articolo 27, prevede appunto multe fino a 5.000 euro. La legna non è proibita ma chi vuole utilizzarla per riscaldarsi deve avere stufe classificate con almeno 4 stelle.

Per quelle a pellet di potenza inferiore a 35 kW, si deve utilizzare il materiale classificato A1. Tuttavia in alcune zone ci sono delle deroghe come in provincia di Brescia. È in vigore fino ottobre del 2024 e permette l’utilizzo delle stufe a pellet e legna anche con potenza inferiore ai 10 kW. Cosa succede invece in Veneto: la Regione vieta l’utilizzo di stufe a legna con un valore inquinante inferiore alle 3 stelle.

L’alternativa

Dunque pare che sia più conveniente utilizzare il classico impianto con i termosifoni. Quelli in ghisa scaldano di più di quelli in acciaio quindi meglio considerare questa soluzione in casa di acquisto o ristrutturazione a casa.

Ricordiamo che il radiatore del termosifone va pulito non e uno strumento utile è il phon con l’utilizzo di un panno umido da posizionare a terra sotto il radiatore per raccogliere la polvere. Questa è un’operazione che va fatta non tanto per rendere più efficace il termosifone ma per la salute.

Impostazioni privacy