Portatilità del conto corrente: di cosa si tratta

Portatilità del conto corrente: in quali casi si effettua questa operazione e in cosa consiste nella pratica

portatilità conto
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Il conto corrente consente di effettuare numerose operazioni. Tutti ormai in tasca abbiamo una carta di credito, di debito o una prepagata per ricevere lo stipendio o pagare le bollette.

Non è escluso però che si possa decidere di lasciare la propria banca per diventare clienti di un’altra. Ciò ovviamente comporta della questioni da risolvere come il passaggio dei fondi oppure il cambio di domiciliazione delle utenze. In questo caso c’è bisogno della portabilità del conto corrente. Vediamo cos’è e come si fa.

È chiaro che si tratta di un’operazione a vantaggio del correntista. La portabilità consente di dare continuità al nuovo conto. È come la portabilità del numero di telefono: quando si cambia gestore, per non perdere il numero, si chiede al nuovo operatore di effettuare la portabilità del numero, conservando il vecchio.

Sulla stessa falsariga, per portabilità del conto corrente si intende la procedura che consente di trasferire i servizi di pagamento e il saldo attivo da un conto a un altro. In pratica, tutto ciò che riguarda un conto aperto presso un istituto, in blocco viene trasferito a un altro. In questo modo al correntista sarà garantita la continuità dei servizi bancari.

Non si perderanno quindi le domiciliazioni, l’accredito di stipendio o pensione e i soldi presenti sul vecchio conto, i quali vengono trasferiti sul nuovo conto corrente.

Il trasferimento deve essere chiesta all’istituto di credito presso cui si apre il nuovo conto e non alla vecchia banca. Di tutto si occuperà la nuova banca. È un’operazione a pagamento? Per legge la portabilità è gratuita e il tutto deve concludersi entro 12 giorni dalla richiesta.

Portatilità del conto corrente, solo una cosa cambia

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Se questo termine dovesse essere sforato, è possibile presentare un ricorso all’Arbitro bancario finanziario, l’abf, e chiedere un indennizzo pari a 40 euro più una maggiorazione per ogni giorno di ritardo successivo al dodicesimo.

Saranno mantenuto gli addebiti diretti come quelli del pagamento o delle utenze o delle rate di un mutuo, i bonifici a proprio favore, l’accredito dello stipendio o della pensione.

La portabilità però non comporta la conservazione delle coordinate identificative poiché si tratta del trasferimento dei servizi di pagamento e del saldo su un diverso conto. È l’unico caso in cui può cambiare l’Iban di un conto.

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