Canone Rai, avviso Agenzia: queste persone possono non pagarlo

Si tratta di un’imposta obbligatoria che, a partire da solo qualche anno fa, viene direttamente messa all’interno delle bollette.

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(Facebook)

La televisione italiana è nata, come si sa, verso la metà degli anni Cinquanta. All’inizio, quindi, era disponibile soltanto un canale, quello che, peraltro, è ancora attivo ai giorni nostri.

Naturalmente, ci stiamo riferendo a Rai 1 che anche attualmente si può definire come l’ammiraglia della tv di Stato.

In particolare, soprattutto agli albori di quello che era a tutti gli effetti un nuovo media, questi canali, che in seguito sono diventati tre, eseguivano in special modo un Servizio Pubblico.

Ricordiamo, infatti, che le prime trasmissioni avevano più che altro il compito di educare e insegnare con lo scopo principale di abbattere il dilagante analfabetismo che esisteva in quel periodo tra la popolazione italiana.

In quel frangente, però, non esisteva la pubblicità, a parte sotto forma dell’indimenticabile programma denominato Carosello.

Tuttavia, il canone Rai venne istituito molto presto e il titolare dell’apparecchio televisivo anche oggigiorno ha l’obbligo di pagarlo una volta in maniera annuale.

Comunque sia, a partire dal 2017, la suddetta imposta si colloca all’interno delle bollette, rateizzata in dieci rate.

In precedenza, quindi, la tassa televisiva era leggermente più alta, invece, da un po’ di tempo in qua, la somma totale è quella precisamente di 90 euro.

Tuttavia, stando a ciò che viene riportato dall’Agenzia delle Entrate, c’è una categoria di persone che può evitare, per l’appunto, di pagare il canone Rai.

Così, entrando nei dettagli, l’esonero è previsto per quei cittadini che non possiedono un televisore all’interno della propria abitazione e che peraltro hanno attivo un contratto per l’energia elettrica.

La domanda per l’esonero

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L’iter per presentare la domanda viene racchiuso in quello che viene definito come dichiarazione sostitutiva di non detenzione di un apparecchio televisivo.

Attenzione, però, perché questa dichiarazione deve essere fatta entro dei termini precisi. Nella fattispecie, dal 1° luglio al 31 gennaio per essere esonerati dall’anno successivo.

Invece, dal 1° febbraio al 30 giugno per evitare il pagamento del secondo semestre dell’anno in corso.

Il modello da utilizzare lo si può trovare direttamente sul sito ufficiale di Agenzia delle Entrate, e, una volta compilato in tutte le sue parti, si può inviare, a discrezione del cittadino stesso, tramite il Web oppure per mezzo di intermediari abilitati, come, per esempio, il Caf.

Ma, poi, ancora, è possibile mandare il tutto con una raccomandata senza busta alla Direzione Provinciale I di Torino o per posta elettronica certificata.

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