Rubano il tuo account WhatsApp senza che tu te ne accorga

La nuova frontiera delle truffe tramite WhatsApp è rappresentata dal furto della Segreteria Telefonica. Il caso del noto tiktoker che, in pochi secondi, ha perso tutto il proprio patrimonio di dati

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Warning WhatsApp (Foto Canva)

Mark Zuckerberg e la sua Meta Platforms rappresentano la punta più avanzata nel campo dei social network che profondo il maggiore impegno nel campo della sicurezza informatica. Secondo gli ultimi report aziendali, infatti, lo sviluppo di nuove funzioni capaci di garantire la sicurezza dei dati dei propri utenti sono diventati una parte decisiva dello sviluppo del Business.

Nonostante questo impegno, però, i truffatori informatici riescono a trovare sempre nuove falle nei sistemi per mettere in atto i propri propositi criminali. Il più recente della serie riguarda WhatsApp l’applicazione di messaggistica istantanea nata nel gennaio del 2009 ed entrata nell’impero del fondatore di Facebook nel febbraio del 2014. A rivelarla è stato un noto tiktoker di fama mondiale che in pochi secondo ha perso tutto il proprio patrimonio di dati. Ecco come.

WhatsApp, ecco come rubano il tuo account

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Il meccanismo nella sua perfidia è quasi banale e si basa sul fatto che WhatsApp può essere trasportato da un cellulare ad un altro con alcuni semplici passaggi. Ci si registra si ottiene un codice di controllo ed il gioco e fatto.

Ma cosa accade se qualche malintenzionato riesce ad accedere alla nostra Segreteria Telefonica? E’ proprio il caso occorso a Charli Martell noto tiktoker di fama mondiale che proprio in questo modo ha perso il proprio account WhatsApp e tutti i dati ad esso connesso.

Come detto il meccanismo è ingegnoso. Il truffatore entra in possesso del nostro numero di telefono, scarica WhatsApp sul proprio cellulare e avvia la registrazione all’applicazione. A quel punto l’applicazione di messaggistica chiede il codice di verifica. Quanto i sistemi di WhatsApp chiedono come inviare il codice il truffatore specifica di volerlo ricevere per chiamata vocale.

La chiave di volta della truffa è quella di far inviare la chiamata in piena notte quando verosimilmente il proprietario dell’account sta dormendo. La chiamata va cosi in Segreteria Telefonica e qui scatta il gioco.

Le Segreterie Telefoniche, se non adeguatamente protette, possono essere contattate da remoto. In questo modo il truffatore recupera il codice e trasferisce WhatsApp sul proprio telefono con tutti i danni del caso.

Martell ha rivelato la truffa per mettere in guardia i proprio follower da questi tentativi e al tempo stesso ha suggerito tre semplici trucchi per evitare di essere truffati. Eccoli. Il primo è quello di attivare l’autenticazione in due passaggi per WhatsApp. Il secondo è quello di contattare la propria compagnia telefonica per cancellare la propria segreteria telefonica o in alternativa di generare una password per accedervi

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