Bonifico bancario, è obbligatorio inserire la casuale?

Forse, per la verità, vi siete sempre chiesti se sia necessario compilare lo spazio che viene riservato all’immissione della causale.

bonifico bancario causale
(Pexels)

Al giorno d’oggi, la stragrande maggioranza della popolazione, per forza di cose, possiede un conto corrente bancario o postale. La decisione che prevede la scelta di uno dei due, in effetti, è assolutamente libera e personale.

Tra l’altro, da qualche anno a questa parte, Poste Italiane ha istituito la possibilità della cosiddetta Postepay Evolution, caratterizzata, per l’appunto da un codice IBAN per mezzo del quale si può ricevere e inviare denaro.

Naturalmente, poi, con questa carta si possono anche effettuare tutti gli altri tipi di pagamenti presso sia i negozi fisici che online. Insomma, una bella comodità che, a voler guardare, non è nemmeno molto dispendiosa a livello annuale.

Comunque sia, molto spesso, capita che si debba effettuare un bonifico per svariate ragioni. Si tratta, per la precisione, di un ordine di pagamento a beneficio di una persona terza.

E, a dire il vero, è anche un’operazione molto semplice che chiunque dovrebbe essere in grado di concludere. Per effettuarla, quindi, basta essere titolari di un conto corrente ed essere in possesso dell’IBAN del beneficiario.

È o non è fondamentale immettere la causale?

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Tuttavia, c’è chi si chiede, come da titolo, se, ogni volta, sia necessario compilare anche il campo della causale. Beh, non è un’opzione fondamentale, perciò, la procedura andrà a buon fine persino se non la si è inserita.

Sì, perché la causale serve soltanto a chi effettua il bonifico per ricordarsi, a distanza di tempo, la motivazione del trasferimento di denaro in questione. E, peraltro, può essere composta anche solo da un’unica parola chiave che ci dà un’idea della ragione del versamento.

Tuttavia, meglio specificarlo, dovrebbe essere importante aggiungerla nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate voglia assicurarsi delle cause del pagamento. Ma, prendiamo a mo’ di esempio, il versamento di un canone di locazione.

Se avviene in maniera frequente, quindi, magari con una scadenza specifica, sarebbe meglio essere più precisi nella causale, immettendo il mese e l’anno della pratica eseguita. A tal proposito, così, potreste scrivere: “canone di locazione ottobre 2022“.

Ricordatevi, però, che se il bonifico consiste in una donazione sarebbe meglio compilare lo spazio riservato alla causale, in particolare, soprattutto per evitare in futuro qualche accertamento fiscale.

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