Governo Meloni: cosa succede a contanti e POS obbligatorio

In questo periodo si sta pensando a cosa potrebbe accadere all’obbligo per i commercianti di concedere il pagamento con la carta.

meloni pos
(Canva)

Come sappiamo, da un po’ di tempo in qua, il Governo ha preso una decisione non di poco conto e che ha necessariamente coinvolto soprattutto i commercianti.

Tra l’altro, a quanto sembra, pare che per questi ultimi non sia stata una scelta molto gradita, ma, d’altra parte è sicuramente un modo per combattere l’evasione fiscale e il riciclaggio.

Così, i motivi possono essere comprensibili e d’altra parte anche utili alla società. I clienti peraltro possono invece dirsi avvantaggiati perché è di certo più agile effettuare un pagamento con la carta che con le monetine.

Fatto sta che, per l’appunto, al momento, è scattato per legge l’obbligo del POS, e, nel caso in cui un negoziante neghi questa possibilità, allora, sarebbe passibile di una multa di 30 euro, oltre il 4 per cento sulla transazione eseguita.

Certo, purtroppo, abbiamo visto che, per esempio, in qualche zona d’Italia sono accaduti dei fatti dove è dovuta intervenire la Guardia di Finanza, poiché si erano verificate diverse segnalazioni da parte degli avventori.

Ma, c’è da aggiungere che, con il nuovo Governo di centrodestra, non si può sapere se le cose continueranno in questo modo.

Insomma, le amministrazioni di Conte Bis e Draghi, in effetti, possono avere avuto un approccio differente da quello che verrà in seguito.

L’obbligo verrà cancellato?

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Già, in precedenza, peraltro, Giorgia Meloni si era espressa abbastanza chiaramente riguardo a questo argomento. In particolar modo, senza peli sulla lingua, aveva affermato che, a suo avviso, l’obbligo di Pos poteva essere considerato più che altro come un favore fatto alle Banche.

Nel medesimo modo, inoltre, aveva definito la decisione della soglia di pagamenti scelta per i contanti che prevede, al momento, un massimo di 2 mila euro. E, per dirla tutta, era stato proprio Fratelli d’Italia a volere l’innalzamento del limite che prima era soltanto di 1000 euro.

Stando a queste premesse, quindi, non si può altro che pensare che potrebbero esserci ben presto delle modifiche a tali restrizioni. Naturalmente, però, è ancora presto per dare una risposta definitiva.

Proprio per questo motivo, perciò, non possiamo fare altro che aspettare l’insediamento del nuovo Governo.

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