Conto in Banca: buone notizie per i risparmiatori

Conto in Banca, i correntisti vedranno dei cambiamenti a seguito di alcune decisioni: cosa potrebbe cambiare negli ultimi mesi

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Tutto e in aumento e gli interessi non restano fuori dall’inflazione come si sarà accorto chi ha un mutuo a tasso variabile o ne chiede uno nuovo. Le banche centrali dei paesi economicamente più avanzati stanno alzando il costo del denaro proprio per combattere l’inflazione.

Per fare un esempio, negli Stati Uniti gli interessi da pagare su un mutuo trentennale sono ormai vicini al 7% mentre in Gran Bretagna la salita è addirittura di circa il 40%: praticamente conviene più pagare un affitto che una rata.

Quando gli interessi fissati dalle banche centrali salgono (che poi sono quelli con cui prestano soldi a breve termine) più le banche hanno spazio per muoversi tra i due valori e guadagnare. Dunque ci guadagnano solo le banche? Non proprio. C’è il rovescio della medaglia che dà margini positivi anche ai correntisti. A salire dovrebbero essere anche gli interessi che le banche pagano a chi soldi glieli presta, perché chi deposita denaro in banca, in effetti questo fa. Con quei soldi l’istituto eroga prestiti che ovviamente devono ritornare in percentuali più alte. Almeno in teoria.

Conto in Banca, cosa fanno i grandi gruppi italiani

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Il Fattoquotidiano.it ha interpellato i primi tre gruppi bancari italiani su questo punto complesso quanto delicato e che tocca comunque da vicino la vita di tutti i giorni dei risparmiatori. Intesa Sanpaolo ha spiegato al giornale che “il conto corrente è concepito come un servizio erogato dalla banca per far fronte ad esigenze quali la gestione dei pagamenti, l’accredito degli stipendi”; insomma, utilità quotidiana. In cambio il cliente paga un costo. È come se si stesse comprando un servizio a tutti gli effetti.

Unicredit ha risposto che annualmente, a seguito delle valutazioni, si decidono le “azioni più opportune da considerare”.

Infine Bper Banca, anche essa ancora non ha preso nessuna decisione dopo il rialzo del tasso di interesse ma “sta definendo una serie di soluzioni da proporre alla propria clientela per l’investimento di liquidità a scadenza per durate di breve e medio termine”.

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