Addio Carrefour: dipendenti avvisati con una telefonata

Chiude uno degli storici ipermercati della catena francese; ma la modalità di annuncio dello stop non è piaciuto ai lavoratori. I dettagli

Addio da Carrefour con una telefonata
Punto vendita Carrefour in chiusura (Foto Canva)

In questo frangente di crisi economica, che si sta aprendo a fronte della crisi sull’energia, nonché della contingente inflazione in corsa, tutti gli alibi hanno un odore di credibilità quando giunge la notizia sulla chiusura di un’attività commerciale profondamente radicata alla città da diversi anni. D’altro canto non sono migliaia gli esercizi commerciali che hanno dovuto arrendersi all’esorbitante costo delle bollette e abbassare le saracinesche; alla stregua di decine di piccole e medie aziende, costrette a chiudere i battenti.

Nel contesto italiano, i tratti della crisi hanno assunto tonalità endemiche più che frutto di una congiuntura passeggera. In effetti, già dalla ripresa piena delle attività economiche nella coda dell’emergenza sanitaria, molte ragioni sociali non sono sopravvissute alla mancanza prolungata di entrate e i sussidi derivanti dai decreti d’urgenza del Governo non sono stati sufficienti. La ripartenza oggi affronta l’ennesimo ostacolo, proveniente dal cuore dell’Europa e circolante dai gasdotti.

Addio Carrefour: dipendenti senza prospettive

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Per prerogativa costituzionale, il lavoro è tutelato da apposite normative, legate ai contratti nazionali, ma sfocianti nello Statuto dei lavoratori. I fatti rivelano come anche mantenere un’occupazione stabile accettabile dei lavoratori (in particolare, nei lavoratori dipendenti ma bisogna estendere attualmente il problema alle piccole partite iva) rappresenti un tema vecchio in Italia, nonostante i passi avanti, che le nuove forme contrattualistiche e le provvisorie deroghe contribuiscono ad acuire.

La trasversalità del problema non lascia indenne alcun settore, compreso quello della grande distribuzione. Anche se le dinamiche differiscono da altri contesti, spesso nella rete dei supermercati i lavoratori sono esposti ad alti livelli di precarietà e al rischio continuo di licenziamento. I fattori possono eventualmente corrispondere alla strategia economica di un’azienda, specialmente se si tratta di una catena multinazionale.

Salta infatti agli occhi la chiusura dello storico ipermercato Carrefour della Romanina, nella periferia romana. Entro novembre infatti i 70 lavoratori e lavoratrici lasceranno lo storico punto vendita, così come è accaduto ad altre ben note e grandi realtà commerciali della Capitale. L’annuncio ai dipendenti è avvenuto in una modalità a dir poco informale: ciascuno ha infatti ricevuto una telefonata. Tra loro ci sono 49 lavoratori diretti, 20 facenti parte dell’indotto, operanti nella sicurezza, pulizie e merchandising. Il futuro resta incerto di fronte alla mancanza di un rilancio commerciale; anche se, a quanto, almeno sulla carta, l’Azienda promette il ricollocamento nonostante la cessione della gestione.

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