Occhio se hai debiti col Fisco: boom di notifiche di fermo

Impossibile sfuggire ai controlli del fisco, soprattutto quando si ricevono intimazioni di pagamento e notifiche di fermo che espongono a grandi rischi.

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(Adobe)L’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli capillari su ogni bene mobile e immobile, movimento di denaro, fondo di risparmio che possediamo. Per questa ragione i controlli del fisco ci fanno “paura”, visto che a questi ultimi potrebbero conseguire cartelle esattoriali di una certa entità. Un esempio sono le intimazioni di pagamento a tappeto che il fisco sta inviando proprio in questi giorni.

Si tratta di notifiche di fermo amministrativo che l’Ader (Agenzia delle Entrate Riscossione) sta inviando per vetture e autovetture che non hanno regolarizzato la propria posizione. Tali notifiche preventive hanno lo scopo di avvertire i proprietari di veicoli della possibilità di un vero e proprio blocco del mezzo e, nei casi più estremi, di pignoramento e vendita dei veicoli.

Con quali modalità l’Agenzia delle Entrate avverte chi possiede veicoli non in regola col fisco?

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Quando si riceve una notifica di fermo amministrativo da parte del fisco, il debitore ha 30 giorni di tempo dalla notifica per regolarizzare la propria posizione. Termine oltre il quale il veicolo verrà iscritto al Pubblico registro automobilistico (PRA) senza ulteriori comunicazioni.

Ma non finisce qui, poiché trascorsi 60 giorni dalla notifica il riscossore potrà procedere anche alla riscossione forzata dei veicoli. Ma solo nel caso in cui l’attività di recupero non sia iniziata entro un anno dall’invio della cartella esattoriale. Ciò è determinato nell’art. 50 del dpr 602/73.

A queste eventualità, tuttavia, esistono delle eccezioni: vale a dire se entro 30 giorni dal ricevimento di preavviso di fermo si dimostra che il veicolo in oggetto è determinante allo svolgimento di un’attività lavorativa. Per farlo bisognerà inviare la documentazione necessaria direttamente all’Agenzia per via raccomandata, allegando:

  • fattura di acquisto del mezzo;
  • libretto di circolazione;
  • certificato di proprietà;
  • iscrizione al registro dei beni ammortizzabili del suddetto mezzo.

Sono infine non sono pignorabili anche i veicoli finalizzati al trasposto e allo spostamento di persone diversamente abili.

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