Depositano pochi soldi sul libretto postale: diventano ricchissimi

A volte le notizie inaspettate cambiano la vita in positivo: è quanto è successo a due anziani che si sono ritrovati con una piccola fortuna.

Libretto postale 300mila euro coppia anziani risparmi
(Adobe)

La curiosa (e ottima) notizia sta facendo il giro del web: una coppia di anziani si è ritrovata con un libretto postale del valore di circa 300mila euro, pur non aspettandoselo affatto. Era infatti la metà del secolo scorso quando i due aprirono un libretto di risparmio, versandovi una 500 lire e l’altro 250mila lire. A distanza di decine di anni gli interessi passivi maturati si sono trasformati in una vera e propria fortuna. Ma per fruire del denaro sono servite numerose e lunghe battaglie legali.

Qualche anno fa, infatti, i due anziani si sono resi conto di quanto era accaduto ai loro risparmi, ma al momento della riscossione del credito Poste Italiane gli aveva risposto che il loro libretto non era idoneo alla riscossione di denaro. La ragione era lo status attribuito al titolo di risparmio: si trattava di un libretto dormiente in quanto non vi era stata registrata alcuna attività nei 10 anni precedenti alla richiesta. Lo stesso status viene attribuito anche ai libretti dal valore inferiore a 100 euro, ma questo non era certo il caso della coppia!

Dopo lunghe battaglie legali la coppia di anziani ha avuto accesso ai propri risparmi

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Inizialmente l’ente postale si è dunque rifiutato di liquidare la cifra ai due anziani, uno originario di Modena e l’altra originaria di Lecce. Sono servite battaglie legali piuttosto lunghe prima che i due potessero rivendicare la cifra contenuta nel proprio libretto di risparmio postale.

Si tratta certamente di una notizia particolare, poiché non è così comune ritrovarsi con 300mila euro di interessi accumulati. Con i libretti postali, infatti, sono previsti margini di guadagno sui risparmi fino al 3% lordo annuo (anche in base alle condizioni di vincolo del proprio denaro, o all’opzione che si sceglie di sottoscrivere quando si apre un libretto). Ma non è altrettanto comune che un deposito da 250.500 lire si trasformi in un capitale di 300mila euro!

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