Bonifico da Google: sul suo conto 250mila dollari

Una vicenda che, in effetti, ha piuttosto dell’incredibile. La persona coinvolta, però, si è dimostrata davvero molto corretta.

Google bonifico 250 mila dollari
Google (Pexels)

Alcune volte la realtà supera quasi la fantasia, e, in effetti, quello che vorremmo raccontarvi è la vicenda di una persona, una come tante, che però si è vista accreditare una cifra a dir poco sbalorditiva.

Beh, si può certo affermare che cose di questo tipo non capitino di certo tutti i giorni, anzi, soprattutto da un’azienda super quotata e celebre in tutto il mondo. A questo punto, quindi, non ci resta che entrare nei dettagli e spiegare meglio l’insolito accaduto.

In particolare, il protagonista di questo bizzarro aneddotto di nome fa precisamente Sam Curry, un ingegenere informatico che, all’improvviso, si è trovato inaspettamente sul conto un importo stratosferico.

Ma, in realtà, non era una somma di denaro che gli spettava per qualche lavoro che aveva fatto. E, per di più, è arrivata da una società statunitense che tutti conosciamo molto bene e che offre i migliori servizi online in tutto il mondo.

Ebbene, ci stiamo riferendo niente po’ po’ di meno che a Google, l’impresa americana che ha sede in California. Proprio Sam, quindi, non appena si è visto accreditati ben 250 mila dollari, ha subito pensato che si fosse trattato di un errore eccezionale.

Così, la prima cosa che ha fatto è stata quella di cercare di mettersi in contatto proprio con i responsabili di Google per spiegare cosa fosse successo. A dire la verità, però, da ciò che si evince, pare che non sia stato facile per Curry riuscire a comunicare con chi di dovere.

Gli altri dettagli

Successivamente, quindi, il fortunato beneficiario di tale somma ha provato anche a usare il suo profilo Twitter per far presente quanto accaduto. Sono passate, però tre settimane prima che riuscisse ad avere una qualche risposta.

Beh, diciamo che Sam si è dimostrato veramente corretto, dato che non ha pensato neanche un minuto di tenersi quei soldi che non gli appartenevano.

Alla fine, quindi, un portavoce di Google, accortosi del disguido, ha affermato che si è trattato di un banale errore e che avrebbero provveduto al più presto a ovviare al problema.

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Che dire, forse non tutti sarebbero stati così bravi come il suddetto e chissà che cosa avreste fatto voi, al suo posto?

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