Perché la Consob mette sotto accusa la Juventus

Consob e Juventus, quali sono le verifiche che l’autorità sulle società di Borsa sta facendo al club bianconero

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Andrea Agnelli (screensjot video)

Lunedì scorso quasi come un fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia delle dimissioni del CdA della Juventus. È probabilmente l’effetto dell’inchiesta dalla parte della Consob, la commissione nazionale che verifica le società quotate in Borsa. Inoltre sul club bianconero indaga anche la Procura della Repubblica di Torino sulla vicenda delle plusvalenze.

Le dimissioni hanno fatto seguito al secondo rinvio consecutivo dell’assemblea degli azionisti, ora in programma il 27 dicembre. Il caso è nato quando la società ha pubblicato i bilanci della stagione 2020-2021. La Consob ha chiesto al club documenti relativi alla natura e al trattamento contabile di contratti di cessione e di acquisto dei calciatori.

Consob, indagine sulla Juve: come si è arrivati a questo punto

A marzo scorso la Guarda di Finanza ha effettuato delle perquisizioni in vari studi legali, per far luce sulla cosiddetta “manovra stipendi” nel periodo pandemico. In pratica alcuni calciatori avrebbero rinunciato a parte dei compensi in accordo con la società, da pagare poi in caso di raggiungimento di alcuni obiettivi.

Lo scorso 25 ottobre sono state chiuse le indagini e sedici sono gli indagati tra cui il presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene: tutti i tre lunedì scorso hanno rinunciato ai propri incarichi.

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Il 22 novembre, come richiesto dalla Consob, la Juventus, ha pubblicato i bilanci rettificati seguendo le indicazioni dell’autorità ma sono emerse alcune incongruenze rispetto a quelli mostrati al mercato. C’è una perdita di circa 28 milioni superiore a quella dichiarata ma anche un patrimonio netto negativo per 58 milioni già nel giugno del 2021.

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Ma se dovesse emerge qualche reato, cosa rischierebbe la Juventus? Non sono escluse multe e penalizzazioni in classifica. Ora è però ancora presto perché l’iter delle indagini con tutte le carte bollate è ancora lungo. Al momento sono solo ipotesi.

Di certo è che il mondo del calcio italiano resta con il fiato sospeso trattandosi della società con più titoli nazionali e con più tifosi in lungo e in largo per la penisola.

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