Costi del POS: quanto contano davvero le commissioni

Costi del POS, le percentuali per le banche sono davvero così alte? Come stanno cose, soprattutto per le transazioni piccole

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Negli ultimi tempi la questione dei pagamenti in contanti è stata posta di nuovo in primo piano. Il governo Meloni sin dai primi giorni di insediamento aveva fatto capire chiaramente che non solo avrebbe alzato la soglia dell’uso del contante (con la Legge di Bilancio ora discussa dal Parlamento dal 1 gennaio sale da 2mila a 5mila euro), ma che sarebbe stato riformata o abolita la legge sui pagamenti con la carta.

Dal 30 giugno scorso nessuno può rifiutarsi di accettare pagamenti elettronici, anche se sono consentiti sempre quelli in contanti (ovviamente rispettando la soglia). Sempre nella manovra economica chi vende beni o servizi non può sottrarsi se il conto finale è da 60 euro in su.

Costi del POS, esistono alternative. E quello del contante?

I commercianti lamentano che i Pos costano, perché vogliono essere pagati in contanti: ma è davvero così?

fattoquotidiano.it e l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, dati alla mano, spiegano che conviene più la moneta elettronica soprattutto per le microtransazioni.

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Come riporta anche la Banca d’Italia il contante ha dei rischi come i furti (e dunque poi ci sono i costi di un’assicurazione) o gli errori di quando si dà il resto.

Per gli acquisti oltre i 15 euro le commissioni delle banche che offrono le condizioni migliori costano poco più del contante.

Emerge che il governo avrebbe potuto affrontarlo rifinanziando i crediti di imposta al 100% sulle commissioni in vigore fino al luglio 2022.

Molte banche hanno preso provvedimento che riducono o azzerano le commissioni sulle piccole transazioni fino a 10 o 15 euro. In alcuni casi fino al 31 dicembre 2022, in altri al 2023.

Altre soluzioni sono i circuiti di pagamento alternativi. Satispay ad esempio non trattiene percentuali per gli acquisti sotto i 10 euro, senza costi di attivazione per il servizio. Per le transazioni oltre i 15 euro le commissioni variano a seconda delle transazioni annue e dei pacchetti di offerta delle banche.

Il contante, invece, non si paga? Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments, dà le spiegazioni al fattoquotidiano.it. Bisogna considerare il costo di trasporto e le assicurazioni sottoscritte dai commercianti.

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La Banca d’Italia dice che il costo del contante è più elevato nei piccoli negozi. Il costo delle banconote è di circa 19 centesimi per ogni spesa, l’1,1% per ogni scontrino medio, quindi più del costo di alcuni acquisti fatti con la carta al di sotto dei 15 euro.

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