Pagamenti col POS: una Regione a sorpresa spende meno col contante

Il passaggio al digitale sta interessando ogni ambito, anche quello dei pagamenti con Pos, che hanno subito aumenti vertiginosi.

Percentuali uso pagamenti Pos Italia
(Adobe)

Nonostante si parli di alzare il tetto contanti, nonostante il governo abbia portato a 60 euro il limite di spesa minimo entro il quale i commercianti possono rifiutare pagamenti con Pos senza essere multati, una verità resta. Il passaggio ai pagamenti digitali ha subito aumenti vertiginosi e non accenna a fermarsi. In questo senso i dati raccolti da Banca d’Italia e dal Politecnico di Milano parlano chiaro.

Tra il 2016 e il 2019 Banca d’Italia ha rilevato un uso sostanzialmente omogeneo del contante, ma con una leggera discrepanza tra nord e sud. A nord attestato sul 50%, sale a quasi il 70% nelle regioni meridionali. Fatta eccezione per Sicilia e Sardegna che si attestano su un 56% di dipendenza dal contante.

Il contante è destinato a scomparire in favore dei pagamenti con Pos?

L’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano, invece, ha preso in considerazione i pagamenti digitali in Italia tra il 2021 e il 2022. Nei primi 6 mesi dell’anno in corso, infatti, si parla di un incremento del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con una cifra che si è attestata sui 182 miliardi di euro. La previsione per fine anno è che si arrivi a circa 400 miliardi di euro, con una crescita stimata tra il 15% e il 22%.

Tra gli strumenti di pagamento con Pos preferiti troviamo sicuramente le carte di debito, più semplici da ottenere e più economiche da gestire rispetto a una tradizionale carta di credito. In alternativa mezzi tecnologici quali app e servizi digitali, in particolare i cosiddetti wearable, strumenti indossabili come smartwatch, smart band e simili. Essi danno inoltre la possibilità di effettuare pagamenti con Pos contactless, in maniera veloce e sicura.

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I wearable, in particolare, sono cari ai giovani. E in generale le percentuali di pagamenti con Pos differiscono in maniera evidente in base alle fasce d’età. L’uso di contanti tra chi ha tra i 25 e i 39 anni, infatti, si attesta sull’1,3%. Mentre i giovanissimi tra i 18 e i 24 anni si sono dichiarati favorevoli a un passaggio definitivo alla cashless society, cioè una società senza contanti.

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